ABBIATEGRASSO – L’ antefatto è che arriva una telefonata da Roma a Cislaghi Arredamenti, l’interlocutore si presenta, è Tony Renis, chiede un intervento di manutenzione per la sua cucina che, 50 anni fa, gli è arrivata da Abbiategrasso, un dono di un suo fan. Superata la sorpresa, l’azienda abbiatense che ha consegnato mobili a Tokyo, come a Sidney o a Londra, non ha esitato a organizzare un sopralluogo per l’intervento richiesto. Un’occasione ghiotta anche per ‘l’Eco della città’, per conoscere e intrattenersi con il cantante più famoso nel mondo dagli anni ‘60 quando, la sua canzone ‘Quando, Quando, Quando’ è stata cantata in tutte le lingue. Nel 2002 il Ministero degli Affari Esteri lo nomina Ambasciatore della Canzone Italiana nel mondo, innumerevoli i premi e i riconoscimenti ricevuti in una carriera che continua. Accolti con un abbraccio e l’immancabile sorriso, la stessa verve del ragazzino milanese che con gioia ha ricordato la sua amicizia con l’abbiatense Oscar Cocini, con cui ha condiviso molte serate. Baciato dal caldo sole in una giornata tipica dell’ottobrata romana, durante un delizioso pranzo, ha raccontato aneddoti di molti altri ‘fratelli’ italiani e americani. Perché se c’è chi scopre che l’America è in Italia, Tony Renis è stato scoperto dagli americani, che da sempre lo adorano. Le sue esibizioni, le sue frequentazioni, le sue collaborazioni non si contano, da Frank Sinatra a Kirk Douglas, da Gregory Peck a Quincy Jones e Sting, presidenti compresi. Ma anche con Placido Domingo, Ennio Morricone, Stevie Wonder, Luciano Pavarotti, Julio Iglesias, canzoni scritte come ‘Grande, Grande, Grande’ per Mina, sua grande amica o ‘Se la gente usasse il cuore’ cantata da Andrea Bocelli nello sceneggiato ‘Cuore’ di Edmondo De Amicis. Molti, moltissimi, immortalati nelle mille foto che riempiono le pareti della sua elegante dimora romana che condivide da 50 anni con la moglie Elettra Morini, étoile della Scala, un’altra icona che ha molto da raccontare. Ha iniziato a frequentare a 9 anni la scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano con Carla Fracci, entrambe poi da prime ballerine a étoiles, con generi diversi, il balletto classico per l’eterea Fracci e soprattutto balli spagnoli, molto in voga negli anni ‘60 e ‘70 per la giovane, eclettica Elettra, di forte e adeguato temperamento. Elettra racconta che l’incontro con Tony è avvenuto durante una cena organizzata da Antonio Gades, icona del ballo flamenco classico, suo partner e suo grande estimatore, tanto che quando la direzione del Teatro alla Scala gli disse di scegliersi una ballerina spagnola, rispose: “Niente affatto, avete già la miglior ballerina di flamenco, scelgo Elettra Morini!”. Lei e Tony sono insieme dal ‘72 e, quando sono a Roma, invece che a Los Angeles, usano e apprezzano ancora la loro cucina, probabilmente un prototipo, disegnata dall’indimenticabile amico Oscar. Una ‘firma’ inequivocabile in cucina è la presenza di pentole della serie Egizia, smaltate e decorate, prodotte dalla Siltal per cui Cocini lavorava. Tony Renis ricorda con affetto l’amico prematuramente scomparso, ha chiesto notizie della famiglia, dei parenti che incontrerebbe volentieri. Ha infine promesso che, quando verrà a Milano, passerà da Abbiategrasso. “Quando, quando sarà…non è dato saperlo per ora, lo attendono a Los Angeles, si sta cimentando in nuove sfide, come attore e produttore, continueremo a seguirlo in attesa di sapere…l’anno, il giorno e l’ora, in cui … verrà!. Enrica Galeazzi
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