ABBIATEGRASSO – Sodexo, che gestisce in appalto l’asilo nido Nenni, ha inviato alla stampa la seguente nota: “Il 19 febbraio, appena ricevuta la segnalazione di un presunto episodio che vedeva una nostra educatrice strattonare un bambino dell’Asilo Nenni di Abbiategrasso, la nostra coordinatrice si è immediatamente messa a disposizione delle famiglie, al fine di organizzare una riunione straordinaria accogliere ogni richiesta di chiarimento su quanto segnalato.

In contemporanea, abbiamo informato tempestivamente l’Amministrazione Comunale, che ha scelto di accogliere la richiesta presentata dalle famiglie e di prendere parte all’incontro. Alla riunione, indetta per le 18.00 dello stesso giorno, hanno partecipato circa 25 famiglie, l’intera équipe di educatrici e ausiliarie, l’Assessore Eleonora Comelli e i nostri Responsabili dei servizi educativi. Quest’ultimi hanno illustrato a tutti i genitori presenti le modalità di formazione, selezione e supervisione del personale della struttura, nonché i progetti che vengono regolarmente realizzati per consentire alle famiglie di partecipare alla vita del Nido. Si tratta di proposte e attività ideate per il loro coinvolgimento nel servizio educativo, con lo scopo di creare continuità e alleanza educativa tra la famiglia e il Nido. Dal nostro confronto con i genitori, crediamo infatti sia possibile riflettere su scelte educative condivise.

La riunione si conclude con la consapevolezza, da parte delle stesse famiglie, che l’evento segnalato da una persona ha ottenuto una forte risonanza attraverso l’amplificazione di conversazioni avvenute in gruppi whatsapp e sui social media, instillando dubbi nei genitori e creando così ansie ingiustificate. La maggior parte delle famiglie presenti ha infatti dimostrato ed espresso fiducia nel servizio. Questa reazione non ci stupisce ed è ulteriormente confermata dai dati che vengono raccolti costantemente: dall’ultima indagine di soddisfazione degli utenti, condotta durante lo scorso anno educativo, è emerso che i genitori dei piccoli utenti valutano molto positivamente i servizi offerti, sotto più punti di vista. Attraverso la rilevazione dei dati (raccolti tramite la compilazione di questionari anonimi da parte dei genitori) è risultato un giudizio complessivo che supera il 9 (9,16). In particolare, al primo posto, le famiglie hanno dichiarato di apprezzare proprio la qualità degli operatorisia per le educatrici che per il personale ausiliario, indicando un punteggio finale di 9. Oltre a questo, la cura data dal personale educativo, è stata valutata positivamente anche secondo altri parametri, come: la gestione del momento di accoglienza e di dimissioni del bambino, il coinvolgimento delle famiglie nelle attività della struttura, la qualità dei metodi didattici e dei laboratori proposti e, infine, la qualità dei colloqui con le educatrici e la coordinatrice del servizio, incontri individuali calendarizzati due volte l’anno, ma che possono avvenire anche in altre occasioni. Grazie all’attivazione dello Sportello di Ascolto, un servizio attivo su prenotazione una volta al mese, i genitori hanno infatti la possibilità di richiedere colloqui individuali con la responsabile per affrontare e approfondire qualsiasi tematica. L’educatrice in questione non è stata rimossa dall’incarico poiché, oltre ad avere stima e fiducia nella sua professionalità, ha dato una sua versione molto chiara e contestualizzata. In particolare, ha dichiarato che un bambino stava prendendo a calci delle bottigliette sonore, e per questo motivo è stato invitato a tranquillizzarsi e a smettere, ma senza risultato. Poiché il comportamento stava risultando pericoloso per gli altri bambini presenti, l’educatrice è intervenuta prendendolo per le mani e allontanandolo dalle bottigliette, ma il bambino, rifiutando il gesto dell’educatrice, si è buttato indietro. Per evitare che si potesse fare male, l’educatrice lo ha allora accompagnato nella ‘caduta’ a terra, tenendogli le mani ed evitando così che cadesse di colpo, assicurandosi che si sdraiasse su un materasso. Contemporaneamente, con tono pacato, l’educatrice ha spiegato al bambino che nella sala erano presenti altri suoi compagni e che il suo comportamento avrebbe potuto risultare pericoloso anche per loro. L’episodio segnalato è stato visto, dalla mamma che lo ha riferito, attraverso una vetrata, poiché l’educatrice si trovava nella sezione dei piccoli, mentre la mamma si trovava nella sezione adiacente, dove stava prendendo suo figlio”. Il giorno seguente tutti i bambini erano presenti al nido e, in seguito ai messaggi pubblicati sui social media, stiamo ricevendo numerose telefonate e dimostrazioni di apprezzamento da parte dei genitori relativamente al servizio che gestiamo e alla professionalità delle nostre educatrici.

La nostra costante preoccupazione è stata, è, e sarà sempre, la salute e il benessere dei nostri piccoli utenti.