ABBIATEGRASSO – Il team di pendolari capitanati da Paolo Zorzan ha tenuto, venerdì 2 settembre al Castello, la terza assemblea pubblica per far conoscere e promuovere la proposta di portare il capolinea dell’S9 da Albairate ad Abbiategrasso nei pressi dell’Annunciata. Un km soltanto che cambierebbe la vita dei pendolari ma anche un volano importantissimo per la città. Zorzan ha riferito che “l’ing. Gentile di RFI ha fatto un piano di lavoro con l’ass. Sorte della Regione, che prevede un finanziamento per Abbiategrasso di 7 milioni di euro entro il 2022 e di 4 milioni per Vigevano entro il 2018, destinati a velocizzare gli scambi per una maggiore sicurezza. La nostra tratta però non sopporta i treni di nuova generazione. – afferma Zorzan, che professionalmente è un esperto di rete elettrica delle ferrovie – La Regione prevede anche il raddoppio della Mi-Mo ma il progetto costa 400 milioni mentre con meno di 2 milioni si può realizzare il km mancante e avere una seconda linea che aggiungerebbe 60 treni ai 48 della Mi-Mo”. Gianni Radice, pendolare da 30 anni che fa parte del Team S9 e vive quotidianamente i disagi dei 7 treni che all’ora di punta ci collegano a Milano, informa che tre sono i treni che arrivano da Mortara e quattro quelli che arrivano da Alessandria e che durante gli 80 km di percorrenza incorrono in vari imprevisti, dai furti di rame ai camion che abbattono le linee aeree con inevitabili ritardi e soppressioni di treni che costringono a prendere auto e pullman. “O si ha un’auto per arrivare alla stazione di Albairate o si è bloccati…abbiamo interpellato gli ingegneri di RFI che ritengono l’idea di realizzare il km mancante ottima e fattibile. Perdere questa opportunità è assurdo, considerato che da Albairate significherebbero due minuti in più e che ogni mezz’ora c’è un treno a disposizione”. Del team fa parte anche Paride Ripoldi, che ha iniziato a usare il treno dopo 18 anni di uso dell’auto quando, cambiando lavoro, deve raggiungere il centro di Milano ma, a causa dei ritardi, per rispettare gli orari è costretto a prendere l’auto. “C’è però la possibilità – dice Ripoldi – di avere una stazione di testa con i treni nuovi di Expo, grazie a questo progetto”. Il sig. Piero Sartori invece ha descritto, quale diretto testimone, un grave incidente mancato per un soffio al passaggio a livello della stazione. “Eravamo fermi in molti, una signora sui 65-70 anni ad un certo punto è passata sotto le stanghe, il treno sulla curva ha fischiato ma la donna non si è spostata, il treno ha fischiato ancora poi ha frenato e si è fermato praticamente a ridosso della donna, spostandole i vestiti…” Ancora provato, il testimone ha definito “pericolosissimo” il passaggio a livello, invocando sbarre “che non fanno passare sotto o la presenza di un vigile che faccia da deterrente al passare anche a sbarre chiuse, spesso per tempi lunghi che incentivano a tentare la sorte”. Dopo altre testimonianze simili, è intervenuto il sindaco Arrara che ha mostrato un volantino datato addirittura 1962 che denunciava i problemi della Mi-Mo. Un problema annoso e ancora irrisolto 50 anni dopo e segnalato dallo stesso sindaco al Prefetto dopo gli ennesimi, gravi disagi dei mesi scorsi. Al Prefetto che, sollecitato da Arrara, si è attivato, Trenord ha risposto portando dati e tempi…in positivo, mostrando ancora una volta “una faccia tosta” che i pendolari, che vivono una quotidianità da incubo, ritengono inaccettabile. “Qualche mese fa – ha detto Arrara – abbiamo incontrato RFI che ci ha illustrato la pericolosità del passaggio a livello di viale Sforza, uno dei pochi rimasti a due sole stanghe. Cambiarlo però vorrebbe dire che sta chiuso più tempo, 5 o 6 minuti che creerebbero code in via Dante”. Il sindaco ha anche ricordato di essersi occupato del raddoppio subito dopo la sua elezione nel 2012 quando ha incontrato l’ass. Cattaneo che a sua volta si era rammaricato che il Cipe, dopo aver finanziato nel 2006 l’opera, l’aveva definanziata nel 2009 a causa dell’indecisione delle amministrazioni comunali su come farlo. “La proposta del km da realizzare pare sia difficile per la ripidità della discesa fino all’Annunciata, non possiamo però rinunciare al raddoppio per il futuro dei nostri figli”. I rappresentanti del Movimento 5 Stelle, Mohamed Mouslih e Andrea Varano, hanno detto di aver condiviso da subito il progetto del Team S9 e hanno annunciato che tramite i loro parlamentari è depositato alla Commissione Trasporti in Parlamento. Anche il rappresentante di Legambiente ha espresso apprezzamento per l’idea di far arrivare l’S9 all’Annunciata, lamentando però che tale proposta ancora non risulta inserita nella variante del PGT in via di approvazione così come ancora manca un progetto organico e complessivo dell’area. Zorzan, dopo altri interventi, ha chiuso la serata condividendo che “ci vuole un atto di coraggio politico” ma, nello stesso tempo, lui e gli altri del Team S9 hanno dichiarato che non intendono occuparsi di politica, lasciando un progetto a cui hanno a lungo lavorato in mano a politici, sperando che…se ne occupino. E.G.
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