MORIMONDO – Una mostra unica, nelle sale del chiostro dell’Abbazia di Morimondo, per raccontare la storia e la cultura dei popoli del Mozambico. Una storia secolare, tramandata oralmente dai popoli Makua e Makonde, e che nella rassegna – visitabile fino al 6 marzo – si svela attraverso sculture in ebano e avorio, quadri dipinti su stoffe e su paglia, batik, ma anche opere e oggetti di uso quotidiano, come i giocattoli o le suppellettili. A queste opere d’arte e ai reperti – salvati dalla distruzione durante la guerra civile e poi dalle alluvioni per merito delle Missionarie della Consolata negli anni dal 1963 a oggi – si aggiungono documenti, libri e dizionari in lingua originale, monete, francobolli, tesi di laurea, sementi, conchiglie.
Tra le opere più interessanti della collezione, le “capulane”: i coloratissimi tessuti che le donne usano come gonna, ma anche come telo per avvolgere il loro bimbo e portarlo sulle spalle. In mostra si possono ammirare anche capulane storiche, che riportano avvenimenti storico-politici.
La mostra è organizzata dalla Parrocchia Santa Maria Nascente di Morimondo, in collaborazione con la Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo. Inoltre, la rassegna ha ottenuto il patrocinio del Comune di Morimondo, della Fondazione Per Leggere – Biblioteche Sud Ovest Milano e della rivista “Andare alle genti”. A rassegna conclusa, le opere saranno messe in vendita per finanziare i progetti di Suor Dalmazia Colombo, missionaria della Consolata in Mozambico (nel 2002 fu premiata con il Remigino d’oro dal Comune di Sedriano).
Giorni e orari di apertura: sabato ore 15.00 – 16.30 (ultimo ingresso ore 16.00), domenica ore 15.00 – 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00), in settimana apertura su richiesta per gruppi e scolaresche.
Ingresso: bambini fino a 12 anni gratis; adulti euro 3,00 fino al 28 febbraio; euro 3,50 dal 1° marzo.