GAGGIANO – Una tragedia annunciata, che è stata per fortuna evitata. Lunedì sera 19 novembre, alle ore 23.00, una donna di 30 anni, residente a Gaggiano, ha chiamato il 112 chiedendo aiuto perché il marito, S.C., italiano, 38enne, disoccupato, pluripregiudicato e affidato ai servizi sociali dal Tribunale di Sorveglianza di Milano presso una Comunità in provincia di Lodi, violando le prescrizioni dell’autorità giudiziaria, si stava recando presso l’abitazione della moglie asserendo di volerla uccidere. Alle ore 00.15 l’uomo si è effettivamente presentato a Gaggiano a casa della moglie, in evidente stato di alterazione psicofisica. C’erano sei militari ad attenderlo ma, nonostante questo, ha reiterato i suoi propositi criminali e ha fatto resistenza ai Carabinieri. E’ stato bloccato, tratto in arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza. Dopo l’esito dell’udienza con rito direttissimo, è stato tradotto al carcere di Pavia. Possiamo solo immaginare, o forse nemmeno, l’angoscia, la paura di una donna minacciata di morte dal marito. Si è salvata grazie alla tempestività dei militari, grazie al fatto di aver subito chiamato il 112, fortunatamente l’uomo aveva annunciato il suo arrivo, non l’ha sorpresa. Tante le donne come lei, vittime di violenza. Ci sembrano a volte drammi che ascoltiamo solo al telegiornale, quando però accadono vicino a noi ci rendiamo conto che purtroppo sono spaventosamente diffusi. A pochi giorni dalla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, un fatto gravissimo che fa riflettere ancora su quanto sia importante avvisare le forze dell’ordine, non cercare mai di giustificare minacce e violenze magari dando la colpa a sé stesse. Non ci sono scuse. Bisogna parlarne con qualcuno di fiducia, farsi aiutare, denunciare. E, se si ha la fortuna di essere in tempo, chiamare immediatamente il 112.
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