ABBIATEGRASSO – Lo scorso fine settimana ha visto lo Spazio Fiera di Abbiategrasso animato dalla terza edizione del “Mercatino in fiera”, nelle giornate di sabato e domenica dalle 9 alle 19 espositori privati e associazioni della zona hanno messo in vendita, su bancarelle allestite con molto buon gusto, oggetti usati o di loro creazione per un mercato del vintage e del modernariato che richiama gli anni del dopo guerra quando il consumismo non aveva ancora preso il sopravvento e il mercato dell’usato era molto forte. Organizzatore di questo nuovo tipo di iniziativa il commerciante abbiatense Andrea Zattoni, che commenta con orgoglio: “In questa terza edizione abbiamo avuto circa un centinaio di espositori di cui  l’80% provenienti da Abbiategrasso e paesi limitrofi e altri anche da zone più decentrate. Sono molto soddisfatto, c’è sempre un’ottima e abbondante risposta degli espositori all’evento e i visitatori ormai conoscono l’esposizione e vengono volentieri a visitarla per acquistare un oggetto o solo per curiosità. La novità di quest’anno è stata l’introduzione del gioco dei bambini dedicato all’ambiente e al riciclo per il quale abbiamo distribuito ben 3.000 inviti nella scuole locali; speravamo, visto il tema, in una risposta ancora più massiccia ma non ci possiamo lamentare essendo la prima volta che lo proponiamo. Spero che il Mercatino in fiera diventi una tradizione e penserò per le prossime edizioni di inserire qualcos’altro per dare un tocco nuovo e differente ad ogni appuntamento e per attirare più visitatori. Anche la maggior parte degli  espositori sono stati soddisfatti già dall’affluenza del sabato che è stata corposa per raggiungere il suo massimo domenica pomeriggio. Naturalmente vorrei ringraziare l’Amministrazione comunale per il patrocinio concesso, l’associazione Amici del Palio per il valido aiuto in tutte le fasi dell’organizzazione e le insegnati della scuola elementare Umberto e Margherita di Savoia e della scuola materna di viale Papa Giovanni XXIII° per l’organizzazione e l’animazione del gioco sul riciclo”. Il vintage e il modernariato stanno sempre più prendendo piede in questi ultimi anni un po’ per una nostalgia di cose del passato che ricordano la nostra infanzia o i racconti dei nostri nonni, un po’ per la congiuntura economica che ha spinto a rituffarsi nel riciclo e nel riutilizzo, una filosofia di vita che per i nostri progenitori era la normalità. I visitatori nei due giorni sono stati alquanto numerosi, soprattutto concentrati nel pomeriggio della domenica. C’è chi è stato felice per aver trovato l’oggetto che cercava o un affare insperato e chi, attento, ha prima osservato tutto ed è poi tornato verso la chiusura per cercare di strappare un prezzo più basso. Al di là del venduto, molti espositori hanno apprezzato lo stile “conviviale” dell’iniziativa e la possibilità di esporre oggetti ormai impolverati nelle proprie cantine o box che invece altri ammiravano e stringevano tra le loro mani, magari anche senza acquistarli, solo perché costituivano un ricordo della loro infanzia e dei loro nonni. Cristina Brambilla