GAGGIANO – Giovedì 5 ottobre, alla ore 14.30 in una tiepida giornata autunnale, la comunità locale si è nuovamente ritrovata in un edificio religioso, questa volta nel Santuario di Sant Invenzio, per dare l’ultimo saluto ad un grande gaggianese, Luigi Battaglia classe 1922. In quello che per i residenti probabilmente verrà ricordato come “l’anno orribilis” per i numerosi decessi che hanno provocato la scomparsa di numerosi esponenti di spicco del volontariato, dell’associazionismo e dell’attaccamento alla tradizioni della comunità locale. era gremita già prima dell’arrivo del feretro la navata della bellissima chiesa che si affaccia sul Naviglio Grande, edificio e monumento in stile barocco che per i gaggianesi nati prima della metà del secolo scorso incarna “la Chiesa” e tutto quello che rappresenta i vari passaggi della vita dei credenti. L’omelia è stata officiata dal parroco e decano, don PierCarlo Fizzotti, coadiuvato nella celebrazione anche da don Francesco Solinas, toccante è stata la descrizione fatta dal sacerdote, degli ultimi giorni di vita terrena di Luigi Battaglia, raccontando ai presenti oltre al vasto retroterra storico dell’ex Presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci, anche il lato umano della persona, padre, nonno e credente, che nei suoi ultimi giorni, forse resosi conto che il suo tempo stava per finire, cercava soprattutto il contatto con le persone che nella vita gli sono state vicine. Uno degli aspetti che non tutti conoscono è che oltre 70 anni fa, eravamo nel lontano 1945 appena finita la seconda guerra mondiale, assieme ad altri gaggianesi illustri e a un altro personaggio della storia locale, don Zoia, Luigi fu uno dei fondatori della Freccia Azzurra, la squadra di calcio tutt’ora in attività, che faceva il suo punto di riferimento nell’Oratorio San Tarcisio e nella parrocchia. Presenti alla cerimonia il sindaco Sergio Perfetti e il vicesindaco Francesco Berardi, oltre al gonfalone comunale, ad altri esponenti dell’Amministrazione, le bandiere e i rappresentanti di Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, ANPI, Freccia Azzurra, Protezione Civile, il Corpo Musicale di Gaggiano, con il loro Maestro Marco Romagnoni, che con una tromba ha suonato il silenzio, prima all’interno del santuario al termine della celebrazione e poi nuovamente, sul sagrato all’uscita della bara, accompagnato da un fragoroso e prolungato applauso dei gaggianesi presenti, prima che il feretro partisse per la cremazione. Con Luigi Battaglia purtroppo scompare un’altra delle icone gaggianesi, un brav’uomo che come tanti della sua generazione non ha certo avuto una vita facile ed agiata, ma che nella maturità e saggezza dei suoi anni tanto si è prodigato particolarmente con i ragazzi e i giovani, perché si facesse memoria storica di quel periodo, che ci si augura non ritorni mai più. E questa in sostanza e sintesi era stata la motivazione per cui anni fa gli venne assegnato, primo tra i gaggianesi, il premio Gazza d’Oro, riconoscimento che parte su proposta della varie realtà dell’associazionismo, della cultura e della società civile e viene assegnato annualmente a gaggianesi che per vari motivi si sono spesi e impegnati per la loro comunità. Luigi sicuramente rappresentava questi ideali e come gaggianesi, probabilmente fortunati, di avere avuto l’opportunità di conoscerti ed apprezzarti di persona, non possiamo dirti altro che: Grazie! Antonio Varieschi
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