Faccio riferimento alla lettera pubblicata sul Vostro giornale di martedì 4 aprile a firma Carlo Zucchinali nella quale si rivela con chiarezza tutta la spregiudicatezza dello stesso nello scrivere contro gli Amministratori, i Dirigenti e i Funzionari che hanno osato, nell’interesse del territorio e della Città che rappresentano, applicare la legge, agire con la massima trasparenza e adottare misure giuste ed eque.
Amministratori e Tecnici che non hanno abdicato al ruolo di garanzia degli interessi collettivi per favorire interessi privati.
E’ evidente come la lettera sia stata inviata con lo scopo di mettere pressione su Amministratori, Consiglieri e Tecnici in vista dell’approvazione della Variante.
Lascia inoltre stupefatti come il Vostro giornale abbia dato risalto ad uno scritto che oltre ad essere offensivo e lesivo dell’immagine delle persone coinvolte contiene una serie di grossolane inesattezze facilmente verificabili.
Chiariamo subito che l’adozione da parte del Consiglio Comunale del progetto di variante con il supporto dei documenti e degli elaborati tecnici è regolare e non presenta alcun vizio formale sia rispetto al parere di regolarità contabile, che in questo tipo di deliberazioni non è necessario, sia rispetto ad un presunta mancanza nell’affidamento dell’incarico professionale cui fa riferimento lo Zucchinali.
L’incarico è stato affidato ad un raggruppamento temporaneo di soggetti professionisti il cui capo-gruppo mandatario è l’Arch. Laura Ferrari, regolarmente iscritta all’Albo degli Architetti della Provincia di Monza, che conformemente al bando ha sottoscritto il disciplinare di incarico con il Comune ed ha firmato i documenti tecnici della variante.
Faccio presente che il PGT in essere approvato dalla Giunta Albetti e che concedeva alla Società Essedue srl la possibilità di realizzare una grande superficie di vendita (centro commerciale di 15.000 mq) vedeva tra i professionisti incaricati l’Architetto su cui si è concentrata l’attenzione dello Zucchinali ma non risulta traccia di osservazioni da parte di Essedue srl in merito al suo requisito professionale.
Leggendo le dichiarazioni dello Zucchinali viene spontaneo affermare sul punto “da che pulpito …” alla luce del fatto che l’estensore del PGT targato Albetti fosse l’Arch. Marinoni, pagato profumatamente dal Comune di Abbiategrasso – quindi da tutti i cittadini – il quale è diventato poi progettista per conto di Essedue srl dei tre piani attuativi presentati – pagato dalla stessa Essedue srl proprio per fare gli interessi della suddetta società privata.
Ma forse allo Zucchinali sfugge (volutamente) la differenza tra il concetto di scelte di interesse pubblico e nell’interesse della cittadinanza, di pertinenza del Comune anche e soprattutto nella materia dell’urbanistica per la tutela del territorio, e il concetto di scelte e richieste private di interesse privato miranti al profitto, legittimamente avanzate da una società privata, ma che devono essere qualificate e chiamate con il loro nome e che nulla hanno a che vedere con le scelte pubbliche di pianificazione urbanistica di spettanza del Comune.
Oltre a ciò il punto determinante di tutta la questione è stato ribadito in tutte le sedi ed anche qui è il seguente: le proposte di trasformazione dell’area presentate da Essedue srl non sono conformi allo strumento generale di pianificazione urbanistica del Comune oggi in vigore (PGT). Per questo motivo sono state legittimamente respinte.
Senza entrare qui nel dettaglio tecnico delle non conformità, per ragioni di spazio e di tecnicismo ma che siamo pronti ad illustrare e ribadire su ogni aspetto in ogni sede – come peraltro già fatto sia pubblicamente, sia nelle sedi istituzionali, sia nei giudizi pendenti avanti il TAR Milano, sul punto mi preme precisare che tutte e tre le proposte presentavano delle non conformità importanti rispetto al vigente PGT. L’ultima proposta in ordine di tempo riproponeva un blocco di mq. 22.500 di slp da utilizzare per 19.000 mq di slp come una grande struttura di vendita e altri mq. 3.500 come servizi e terziario oltre a circa 10.000 mq di residenziale. Il Documento di Piano vigente prevede la realizzazione nell’ambito ATS2 di una sola grande struttura di vendita “organizzata obbligatoriamente in forma unitaria e con superficie commerciale di vendita non superiore a 15.000 mq”. Inoltre, altro vizio rilevante è il mancato inserimento di questo piano attuativo in un progetto unitario (piano progetto) dell’area ATS2, così come previsto dall’attuale PGT. Infatti oltre a dover dare un disegno complessivo dell’area il cosiddetto piano progetto va a tutela degli altri proprietari dei terreni costituenti l’area ATS2 che altrimenti si vedrebbero fortemente penalizzati nelle possibilità edificatorie future. A questo si aggiunge il fatto che la sensibilità paesaggistica dei progetti presentati appare molto debole così come rilevato sia dalla Sovraintendenza che dalla Commissione per il Paesaggio che hanno esaminato le proposte. Come Amministratori abbiamo preso atto, condividendone in pieno le conclusioni, delle relazioni tecniche approntate dagli Uffici che mostravano le palesi non conformità al vigente PGT e abbiamo agito di conseguenza con la consapevolezza che le argomentazioni su cui abbiamo poggiato i nostri tre dinieghi sono stati studiati ed approfonditi dai nostri uffici e dai legali che ci hanno assistito.
Rispetto ai benefici che lo Zucchinali individua per Abbiategrasso chiarisco inoltre che nelle tre proposte presentate, molto simili tra loro, nessuna infrastruttura rilevante è stata prevista a beneficio della comunità abbiatense (della piscina neanche l’ombra) e gli oneri di urbanizzazione che deriverebbero dalla costruzione di così tanta volumetria sono, nella proposta Essedue srl, a quasi totale scomputo di interventi accessori alla realizzazione del centro commerciale. In altre parole lo Zucchinali vuole così bene alla nostra Città che vorrebbe si accollasse per intero l’onere di costruzione del parcheggio sotterraneo adducendo al fatto che questo servirebbe alla collettività.
Non voglio entrare nella questione ricorsi e risarcimento danni che sarà oggetto di valutazione da parte degli Organi giudiziari competenti. Faccio solo rilevare che al momento tutte le richieste di Essedue srl finalizzate a chiedere la sospensiva degli atti di diniego di questa Amministrazione sono state rigettate da parte del T.A.R. Lombardia.
Nonostante lo Zucchinali si erga a giudice e unico depositario della decisione sulla legittimità degli atti amministrativi del Comune, faccio solo rilevare che invece tale prerogativa in Italia spetta per legge unicamente al TAR che è stato interessato proprio della questione della non conformità al PGT delle proposte di Essedue srl relative alla trasformazione dell’area e che deciderà con Sentenza all’esito del giudizio pendente, ma che allo stato oltre a ad aver respinto tutte le istanze di sospensiva richieste della stessa società privata, nulla ha detto nel merito dei dinieghi se non addirittura paventato una possibile inammissibilità dei ricorsi presentati.
Quindi sul punto occorre attendere la decisione del TAR posto che nel frattempo vige per tutti la regola generale per la quale gli atti amministrativi del Comune e tra di essi i dinieghi alle proposte della Essedue srl perchè non conformi alle previsioni del vigente PGT, sono pienamente legittime ed efficaci, con buona pace dei toni e delle affermazioni dello Zucchinali.
Rispetto alle scelte compiute da questa Amministrazione sulle aree che fanno parte dell’attuale ambito ATS2 non abbiamo fatto altro che essere coerenti con il programma amministrativo con cui ci siamo presentati nel 2012 che ha ricevuto la fiducia dei cittadini abbiatensi e abbiamo seguito le indicazioni uscite dal percorso partecipativo.
In particolare tutte le scelte di pianificazione urbanistica contenute nella variante recentemente adottata si rifanno ai seguenti principi, contenuti nel programma presentato ai cittadini:
la limitazione negli interventi del consumo di suolo non urbanizzato;
la riqualificazione delle aree industriali dismesse;
l’esclusione dalle ipotesi realizzative della grande distribuzione.
Da queste scelte discendono i principi attuativi che proprio per favorire il recupero dell’area industriale ex Siltal prevedono un indice edificatorio diverso rispetto ad altre aree non ancora urbanizzate. Nessun favoritismo ma solo coerenza.
Si può essere d’accordo o meno con le scelte compiute da questa Amministrazione ma ciò che non è accettabile è l’idea che ci siano stati dei trattamenti di favore. Siamo uomini e donne liberi che hanno dimostrato nel tempo di non subire ricatti o pressioni di alcun genere e che agiscono quotidianamente con spirito di servizio e nell’esclusivo interesse della collettività, a differenza della Essedue srl che ha agito ed agisce naturalmente alla ricerca del proprio profitto commerciale.
Infine, mi corre l’obbligo di precisare come, a fronte delle gravi, infondate ed inveritiere affermazioni contenute negli articoli pubblicati, mi riservo di agire in tutte le sedi opportune con ogni strumento messo a disposizione dalla legge a tutela del buon operato dell’Amministrazione e dei soggetti tutti citati e coinvolti nelle vicende amministrative di cui sopra, che hanno agito nella piena legittimità e correttezza a tutela dell’interesse pubblico e della cittadinanza abbiatense.
Giovanni Brusati, assessore alla Programmazione e Sviluppo del Territorio
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