ABBIATEGRASSO – “Catalogando i documenti degli ultimi 100 anni dell’archivio Parrocchiale di Santa Maria Nuova ho  scoperto che nella domenica del 23 dicembre 1962 con la precisa disposizione che venisse reso noto, per Natale, un incaricato della Curia di Milano consegnava a Monsignor Antonio Tosi il breve  apostolico che decretava l’erezione della Prepositurale di Santa Maria Nuova a Basilica Minore Romana.  – scrive Franco Mauroner, responsabile archivio Parrocchia di Santa Maria Nuova – Il decreto Pontificio che era redatto completamente a mano ed in lingua latina è in fase di ricerca

presso la Cancelleria della Città del Vaticano perchè di esso non esiste copia nel nostro archivio

parrocchiale. Grazie a don Flavio Pace, che attualmente lavora presso un dicastero della Santa Sede a Roma,  siamo riusciti ad ottenerne una copia tratta dagli Acta Apostolicae Sedis, Commentarium

Officiale, Annus LVI° Series III, Vol. VI° che a pagina 260 riporta: ‘Titulus ac privilegia

Basilicae Minoris tribuuntur collegiali ecclesiae Sanctae Mariae Novae in urbe ‘Abbiategrasso’, archidioecesis Mediolanensis’. Questo quanto riporta tradotto in italiano: ‘E’ a tutti noto il valore di pietà e di arte costituito dal sacro tempio collegiale dedicato a Maria Nascente, dal titolo Santa Maria Nuova, dal quale la città di Abbiategrasso, sita ai confini dell’Archidiocesi Milanese, trae il massimo onore. Questo Tempio fu costruito nell’anno 1365 per opera della Confraternita detta ‘Scuola della Beata Vergine Maria della Misericordia’ che, con ammirevole zelo, dedicava da lungo tempo la propria attività ad opere di carità. Alla costruzione della Chiesa che, per volontà dei promotori avrebbe dovuto sorgere con gran magnificenza e splendore, tutti i cittadini apportarono grandissimo aiuto. Lo stile della costruzione, inizialmente gotico-lombardo e modificato in seguito dal continuo

succedersi degli uomini e dei tempi e specialmente per opera dell’architetto Francesco Croce che

ne rifece interamente l’interno, è prezioso per ricchezza di linee e di ornamenti. Massimo rilievo

merita il portico anteriore che, com’è noto, fu costruito da Donato Bramante, artista di somma

fama. In tale augusta casa del Signore nella quale i sacri Riti già abitualmente erano celebrati con la più grande solennità, San Carlo Borromeo istituì un Collegio dei Canonici cosicchè nei divini Riti si

raggiungesse il massimo splendore e decoro.

Né va dimenticato il santuario della Beata Vergine Addolorata che, situato su uno dei lati del

portico prospiciente la Chiesa, richiama a sé folle di fedeli, anche in forma di pellegrinaggi.

Desideroso di aggiungere a tali motivi di splendore un nuovo titolo di onore, il diletto nostro figlio

Antonio Tosi, Prevosto della stessa Chiesa, ci ha insistentemente pregato perché dalla nostra bontà

fosse concesso a questa Chiesa il titolo di basilica minore, e noi a queste preghiere, sostenute

dalla calda raccomandazione del diletto Figlio nostro Giovanni Battista Montini, Cardinale

presbitero di Santa Romana Chiesa, Arcivescovo di Milano, abbiamo stabilito volentieri di

rispondere in senso affermativo.

Per cui Noi, udito il consiglio della Sacra Congregazione dei Riti, dopo esauriente studio e

matura riflessione, nella pienezza dell’Apostolica potestà, eleviamo in forza di questo Decreto ed

in modo perpetuo, la Chiesa Collegiata di Santa Maria Nuova, sita nella città di

Abbiategrasso, alla dignità ed all’onore di Basilica Minore con tutti i diritti ed i privilegi

che competono alle Chiese insignite di tale titolo.

Non esistendo alcun ostacolo, Noi pubblichiamo e confermiamo questo Decreto a cui diamo piena e

perfetta efficacia cosicchè da Noi e dai nostri Successori debba essere senza eccezione

riconosciuto, in qualunque modo e con qualunque autorità, consapevolmente od

inconsapevolmente, venisse effettuata.

Dato in Roma presso San Pietro e contrassegnato con l’anello del Pescatore, il giorno 13 del mese

di novembre anno 1962- anno quinto del nostro Pontificato’.

Per mandato di Sua Santità Giovanni XXIII°, il Cardinale A. Cicognani Segretario di Stato.

Nel linguaggio ecclesiastico è chiara la distinzione fra Basiliche Maggiori e Basiliche Minori. Le

prime, dette anche Patriarcali, sono le quattro chiese Romane di S.Giovanni in Laterano, S.Maria

Maggiore, San Pietro e San Paolo fuori le mura. L’anniversario della loro dedicazione si celebra in

tutta la Chiesa. Fuori Roma sono Basiliche Patriarcali le Chiese di San Francesco e di S.Maria degli

Angeli di Assisi. Secondo la disciplina vigente, nessuna Chiesa può avere il titolo di Basilica se non per concessione Apostolica o per consuetudine immemorabile e lo possono ottenere anche le Chiese fuori di Roma. Per la concessione della erezione a Basilica sono indispensabili precise condizioni. Tra di esse hanno particolare rilievo la elevata vita spirituale che si svolge attorno alla Chiesa ed il notevole pregio artistico che l’ha resa famosa nel tempo.

A tutti noi cittadini abbiatensi non resta che ricordare questo dono fattoci da San Giovanni XXIII° e

di poter continuare nel tempo quanto di meglio le nostre tradizioni religiose hanno permesso la

concessione di questo titolo”, conclude Mauroner, che ringraziamo per la preziosa testimonianza.