ABBIATEGRASSO – Non poter sapere chi sono le persone contagiate dal Coronavirus, perché nessuno è tenuto a dirlo, né il sindaco, non un medico, tantomeno i giornalisti, tutti tenuti a non divulgare dati sanitari considerati dati sensibili e protetti dal Garante della Privacy che pretende l’obbligo di segretezza salvo l’eventuale consenso dell’interessato o deroghe particolari, sono previste sanzioni penali per chi trasgredisce. Questa premessa è destinata soprattutto a chi insiste per sapere o, peggio ancora, mette in giro voci che devono essere poi smentite in qualche modo, spesso usando i social, per smentire di essere sparito come i propri familiari non perché in quarantena ma per aver semplicemente rispettato la richiesta salvavita di “stare in casa”. Una richiesta ancora troppo trasgredita tanto da costringere il governatore Fontana a chiedere al governo, la presenza dell’esercito in Lombardia. La guerra al virus che sta condannando a morte ogni giorno centinaia di persone, e non solo le più fragili e le più esposte come i sanitari e chi fa lavori indispensabili, è un pericolo ancora sottovalutato da tanti che, non si capisce per quale motivo, sembrano convinti di essere immuni e invece di stare in casa escono senza uno dei motivi previsti, fare la spesa, andare dal medico o in farmacia o per un’urgenza improcrastinabile. Non solo escono ma a volte non rispettano la distanza di sicurezza, si vedono ancora gruppetti di ragazzi che camminano vicini, senza mascherina, che non pensano a proteggersi e a proteggere quindi amici, familiari, chiunque venga occasionalmente in contatto con loro. Questi comportamenti costringono le nostre città già provate a diventare presidi armati. Certo non si rischia la pena di morte come in Cina ma multe salate ed è bene ricordare, se fermati e trovati senza una giustificazione conforme alle regole, la conseguente segnalazione al Prefetto che si può trasformare in guai penali e nella perdita della incensuratezza. E.G.
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