ABBIATEGRASSO – Dopo la lettera del coordinatore abbiatense di Forza Italia Giuseppe Fanigliulo, anche il neo Comitato Popolare Intercomunale dell’Abbiatense per il Potenziamento dell’Ospedale “Costantino Cantù” ha scritto una lettera, che pubblichiamo, condivisa immediatamente dal consigliere regionale M5S Luigi Piccirillo che l’ha presentata in Regione. “Egr. Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana,
Egr. Assessore Al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

Siamo a sottoporre alla Vostra attenzione la nuovissima struttura ospedaliera di Abbiategrasso. Composta da tre grandi monoblocchi, è attualmente così suddivisa:

Monoblocco Samek Lodovici (inaugurato nel 2016). Piano interrato: spogliatoi del personale e locali vuoti. Piano terreno: zona reception/accettazione/attese e smistamento direzione utenti, Cup (Centro unico di prenotazione), Centro prelievi e Radiodiagnostica con collegamento rapido all’adiacente Pronto Soccorso. Piano primo: Poliambulatorio con 30 ambulatori specialistici. Piano secondo: degenze di Fisiatria e palestre. Piano terzo: degenze di Medicina generale con l’aggiunta di 9 posti letto tecnici Mac (Macro attività ambulatoriale complessa).
Piano quarto: degenze di Chirurgia generale, Ortopedia e Oculistica (attualmente chiuse). Monoblocco Padre Giancarlo Bossi (inaugurato nel 2013).
Piano primo: concepito come reparto di degenza per una sessantina di posti letto, in seguito al graduale depotenziamento del nosocomio è stato trasformato per far spazio ad ambulatori vari, molti dei quali non più utilizzati. Potrebbero pertanto essere facilmente ripristinati i posti letto smantellati a suo tempo.
Piano secondo: reparto del piede diabetico. Piano terzo: reparto di pneumologia.
Piano quarto: nuovo blocco operatorio con 4 sale operatorie (Day Surgery, Oculistica, Chirurgia e Ortopedia) e degenze. Monoblocco Fiocchi (inaugurato nel 2009):
Primo piano: laboratorio analisi; Secondo piano: centro trasfusionale e ambulatori pediatrici; Terzo piano: reparto di Gastroenterologia;
Quarto, quinto e sesto piano sono completamente vuoti; Settimo piano: centro dialisi.

Tutte le camere di degenza ordinaria sono a due posti letto, singole con accompagnatore, provviste di bagno interno. I posti letto complessivi del nuovo Ospedale abbiatense erano, prima delle fasi di depotenziamento, 207 di cui 27 tecnici (cioè destinati alla dialisi, alla chirurgia ambulatoriale e all’ambulatorio medico-complesso). Attualmente sono stati portati a 140 posti letto effettivi ma facilmente riportabili a 170 per i motivi elencati sopra. A tutto questo si aggiunge uno spazio di quasi 1.000 mq adibito a Pronto Soccorso, anch’esso depotenziato, organizzato con criteri logistici particolarmente innovativi per accogliere il malato e inquadrarne subito la patologia: tra le aree in cui è suddivisa la superficie, troviamo la sala per le emergenze, quella per i casi meno urgenti (codici bianchi), e la sala radiologica dove è possibile effettuare ecografie e radiografie senza spostarsi in altri reparti; ci sono tre stanze di Osservazione Breve Intensiva (OBI) con 2 letti cadauna, fornite di strumenti medici avanzati e di strutture che garantiscono il comfort del paziente. I monitor pluriparametrici consentono inoltre il monitoraggio del malato durante tutto il suo percorso sanitario. La cittadinanza di Abbiategrasso non ha mai accettato che un Ospedale costruito con criteri così moderni e attrezzato con le migliori tecnologie, potesse giacere sottoutilizzato….a maggior ragione oggi, di fronte ad una emergenza nazionale di questa portata. Uno spreco vergognoso e inaccettabile di denaro pubblico che, durante una tragedia come quella che stiamo vivendo, diventa uno schiaffo ai contribuenti, ai pazienti e al personale sanitario impegnato in prima linea.
Chiediamo che venga ridata dignità a questa struttura (costata ben 30.000.000 di euro di soldi pubblici!) rendendola finalmente utile alla collettività,come è giusto che sia in un momento tanto difficile: solo così il territorio abbiatense – con i suoi 14 comuni e gli 85.000 abitanti che da sempre fanno riferimento all’Ospedale Costantino Cantù – ritroverà dignità, orgoglio e soprattutto i servizi indispensabili che si è visto scippare dalle politiche sanitarie di questi ultimi anni. Adesso tocca a Regione Lombardia scegliere se vuole o meno ritrovare un minimo di credibilità per tutti gli utenti del nosocomio abbiatense”.