Buongiorno, vi scrivo in merito ad un articolo (segnalazione) pubblicato sul vostro giornale nell’ultimo numero, intitolato “Menù vegano per tutti a scuola?”. Vivo a Zelo Surrigone, sono onnivoro benché mangi carne o pesce di rado per scelta etica, e ho letto solo ieri, rimanendo esterrefatto e indignato, dal contenuto dell’articolo. Viene infatti definito “vegano” (parola peraltro messa poi in equivalenza con “vegetariano” all’interno dello stesso, sintomo di ignoranza della materia) un menù che comprende, e cito elenco fatto proprio dall’autore, “carne 3 volte al mese, pesce una o due volte a settimana, prosciutto una volta sola (presumo a settimana) sulla pizza”. Facendo un rapidissimo conto, si tratta dell’assunzione di proteine animali 3/4 volte a settimana. Sui 5 giorni. Io posso capire che chi ha scritto la segnalazione non abbia la minima conoscenza della materia che discute (ricordo che un vegetariano non mangia animali e un vegano non mangia nemmeno i prodotti che dagli animali derivano, due mondi molto diversi), e che per lui/lei non mangiare carne ogni singolo giorno della propria esistenza sia una deriva esistenziale punibile con la tortura, ma non riesco ad accettare che un giornale come il vostro, che raggiunge decine di migliaia di persone, non si curi di filtrare un’opinione così evidentemente e completamente sviante e di scarsa, per non dire nulla, conoscenza.

Ciò che appare evidente dall’articolo stesso è la lotta all’obesità: la riduzione dei dolci, sostituiti dalla frutta, la riduzione dei grassi animali, l’aumento del consumo di verdure, sono il viatico per la risoluzione di innumerevoli problemi di salute, sociali e persino ambientali, qualsiasi nutrizionista è concorde. Non è tollerabile che questo venga messo in ridicolo da un articolo del genere, scritto evidentemente da chi non ha concezione di quanto pretende di discutere, lamentandosi solo del fatto che i bambini non mangiano le verdure perché non gli piacciono.

Vi prego di porre maggiore cura nella selezione delle segnalazioni che ricevete, e sarei più che lieto di poter rispondere all’articolo in questione, sul vostro giornale, per bilanciare l’obiettività di informazione. Cordialmente. Marco Dell’Aquila, Abbiategrasso