Sul numero di martedì 20 ottobre, la pagina 17 riporta un articolo dal titolo “Albairate finisce nella Via Lattea” del FAI. Dopo aver letto l’articolo in questione più di una volta mi sono posto una domanda: come vengono assegnati i premi di questo tipo? Spiego subito il perché. Nell’articolo viene riportato che Albairate ha una forte vocazione agricola, che vuole promuovere l’eco-turismo e che rappresenta una delle aree più verdi d’Europa.
Beh ammetto che dopo aver letto il “pezzo” sono rimasto estasiato e mi sono convinto della purezza dell’informazione letta. Poi mi sveglio e noto che ad Albairate tutti i giorni c’è una colonna d’auto sulla Baggio, scopro che la stazione di Trenord dopo anni è abbandonata e senza servizi, ma danno le multe se sbagli il parcheggio di 20 cm. Stazione abbandonata perché non c’è una pista ciclabile che la collega al centro abitato e chi la percorre in bici rischia di essere tirato sotto, Albairate è riuscita negli anni a costruire capannoni lungo il Naviglio Grande, mortificando la vista dei cicloamatori abituati a vedere aree rurali, Albairate assieme ad un altro Comune (di piccole dimensioni) è quello che ha costruito di più in zona consumando molto territorio verde, Albairate ultimamente ha accettato l’aumento di immondizia nel proprio centro di smaltimento da territori lontani per fare business (?). Albairate è contro la futura dorsale insubrica, una manna per la viabilità. Vorrei capire dov’è la vocazione rurale ed ecosostenibile. Vorrei capire se questi premi vengono assegnati dopo veri controlli o ci siano le “lobby dei gruppi” e basta, perché credo molto nella serietà del FAI. Vorrei capire se l’educazione che viene impostata dalle istituzioni albairatesi sarà veramente utile alla cittadinanza o sono solo abbagli di egoismo di alcune persone.
PS: l’unica cosa certa è che in tutta Europa solo Albairate ha una macchinetta dei biglietti che dista diversi chilometri dalla stazione. Alberto Rischio, Abbiategrasso
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