Nella campagna elettorale dello scorso anno avevamo detto che a Gaggiano sarebbe stato necessario “fare cose straordinarie per mantenere quelle ordinarie”. Significava che, in mancanza di risorse (meno trasferimenti statali, edilizia ferma, aziende locali in crisi, crescenti difficoltà a pagare le tasse comunali), era ed è indispensabile riorganizzare i numerosi servizi comunali per abbassare i costi, essendo saltato l’equilibrio finanziario ultradecennale del Comune basato su mutui e oneri di urbanizzazione. Ebbene, dopo un anno la sola “cosa straordinaria”accaduta sono le improvvise dimissioni di Allievi e Zacchetti: una vera fuga dei due Assessori di maggior peso (servizi sociali, scuola, casa, Expo, città metropolitana, bilancio, tributi, gestione del personale, rapporti
con Asga e Sasom), che hanno abbandonato Perfetti. Perché l’hanno fatto? Proviamo a dare un’interpretazione, considerato che nemmeno i bambini credono ai “motivi personali”addotti da entrambi, partendo da alcuni fatti: Perfetti & C. hanno dimostrato di essere incapaci di gestire la normale amministrazione (altro che “cose straordinarie”). Qualche esempio: tasse su case, negozi e rifiuti applicate in modo sbagliato e iniquo (la tassa sui rifiuti 2015 è stata aumentata alle fasce più deboli); gestione dell’urbanistica affidata al vicesindaco di Rosate, al quale sono stati dati anche tre incarichi come legale in diversi settori; contributi al Calvi Carabelli ridotti, poi ridati e poi di nuovo ridotti; ritardata nomina dei responsabili dell’Unione i Fontanili, con perdita di
finanziamenti regionali; composizione della Giunta contraria alle norme sulla rappresentanza di genere e resa possibile da due surreali lettere di rinuncia all’assessorato di Follari e Zucca; consulenze inutili per almeno 24.000 euro; diverbi tra assessori e funzionari riportati dall’assessore (uno dei due superstiti) su Facebook (!) con accuse da querela, e potremmo continuare.
Perfetti ha annunciato più volte interventi riorganizzativi su molti servizi: mense, centro anziani, trasporti, centri sportivi, asili, cimiteri, illuminazione pubblica, farmacia comunale. Il problema è che, detti i titoli, non è stato concretizzato alcunché. Si è perso un anno e, dietro un superficiale attivismo di piccolo cabotaggio, assistiamo ad un immobilismo che, senza un’inversione di rotta immediata, porterà i servizi del Comune al collasso. Le opere pubbliche sono al palo: per la rotatoria di accesso al parcheggio della stazione, il Sindaco ha annunciato a settembre 2014 che le carte erano a posto, ma il cantiere è partito dopo 9 mesi; sempre a settembre Perfetti aveva annunciato “entro 10 giorni” un progetto per la sistemazione del centro sportivo di
Bonirola, ma non si è visto niente; l’inizio lavori della Piazza Daccò era stato annunciato in pompa magna per fine maggio, ma ad oggi non è stato fatto nemmeno l’appalto; i lavori della struttura ex Stallone di Via Marconi (controverso cavallo di battaglia di Perfetti) sono fermi da mesi; sulla manutenzione delle strade, molte delle quali ridotte a colabrodo, è tutto fermo. Sulla piscina, promessa in campagna elettorale entro il 2015, stendiamo un velo. L’unica azione “straordinaria”è stata la vendita dei capannoni di Via Fermi a Sasom, per oltre un milione di euro, scelta che aumenterà i problemi della parte corrente del bilancio, venendo meno 80.000 euro
annui di affitti. Inoltre, l’operazione è stata fatta malissimo e sono in corso accertamenti da parte della Procura di Pavia. Possiamo quindi intuire le reali motivazioni di Allievi e Zacchetti: un passo indietro di chi ha a cuore soprattutto la propria reputazione professionale o carriera politica. Perfetti ora dichiara che tirerà dritto come se niente fosse, assegnando a due “riserve” gli assessorati vacanti. A nostro giudizio sarà un palliativo temporaneo, essendo evidente che oggi mancano i presupposti di base – competenze, gioco di squadra, fiducia dei dipendenti, capacità
di rapporti – per garantire un buon governo a Gaggiano. Scegli Gaggiano
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