ABBIATEGRASSO – Da giorni ormai lo scandalo delle tangenti dal Qatar, che ha ottenuto i mondiali di calcio 2022 in modo discutibile e vuole essere considerato Paese progredito, è l’argomento più trattato da giornali e tv.

Anche Abbiategrasso è spesso citato perché Francesco Giorgi, arrestato con Antonio Panzeri di cui è stato assistente quand’era europarlamentare, sta collaborando con gli inquirenti, a cui sta svelando com’era organizzato il sistema che riceveva il denaro che poi distribuiva a chi era disposto a collaborare parlando bene del Qatar. Dopo i 600 mila euro trovati a Panzeri, i 650 nella valigia sequestrata al padre in fuga della vicepresidente dell’Europarlamento, Eva Kaili, compagna di Giorgi, altri 150 mila euro trovati nella loro casa in Belgio, martedì scorso, la Guardia di Finanza italiana, delegata da Bruxelles, è arrivata in elicottero ad Abbiategrasso, dove ha perquisito la casa di famiglia Giorgi ed ha sequestrato 20.000 euro in contanti. 

Francesco Giorgi, giovane abbiatense che durante gli studi universitari era anche impegnato politicamente con i giovani Ds e lavorava come cameriere in un bar del centro, dopo la laurea in Scienze Politiche ha incontrato Panzeri che l’ha scelto come assistente all’Europarlamento, dove è rimasto dal 2009 anche dopo l’uscita di Panzeri. Giorgi ora a Bruxelles lavora per l’europarlamentare Pd Andrea Cozzolino, che non risulta indagato. Giorgi viene considerato la fonte più importante per gli inquirenti, a cui conferma ipotesi e indica luoghi, circostanze, nomi di altre persone coinvolte. Si dice che stia facendo di tutto per proteggere la sua compagna Eva Kaili che sarà interrogata giovedì 22 e che difficilmente riuscirà a dimostrare la sua estraneità, dopo le dichiarazioni sperticate che ha espresso a favore del Qatar, spiegabili più con la presunta corruzione che con le reali condizioni di vita nella penisola araba.

La parola più usata sia dagli esponenti del Pd locali e non, che di chi conosce Francesco Giorgi è ‘imbarazzo’ a cui si aggiunge il dispiacere per il futuro di un ragazzo conosciuto, di sani principi, portatore di valori e ora coinvolto pesantemente in un caso di corruzione di proporzioni sempre più ampie e inquietanti, che sta screditando l’intero Europarlamento ma anche Ong e associazioni fondate da ex parlamentari come quella di Panzeri,  diventato lobbista e collettore di denaro, non proprio in modo trasparente. Sospetti e una situazione che si spera venga chiarita e circostanziata quanto prima per definire le reali singole responsabilità e restituire fiducia nelle istituzioni e dignità a chi le rappresenta. E.G.