ABBIATEGRASSO – I cittadini più giovani, gli studenti delle scuole primarie e secondarie, in occasione della Giornata della Memoria, insieme ai loro insegnanti hanno fatto profonde riflessioni sull’orrore accaduto nel passato, negli anni bui del nazismo e del fascismo, sullo sterminio di milioni di uomini, donne e bambini. Alcune classi hanno voluto condividere i loro pensieri e i loro sentimenti con la città. Così venerdì 26 gennaio i più piccoli, alunni delle scuole elementari “Umberto e Margherita di Savoia”, hanno allestito sull’esteso cancello dell’edificio scolastico, in viale Serafino dell’Uomo, un’originale mostra accostando uno all’altro, legati da nastri verdi, bianchi cartoncini con disegni, frasi, fotografie, le loro considerazioni sull’Olocausto, unite alla speranza in un mondo di pace. Molti passanti, incuriositi, si sono fermati a leggere, visitando così quella mostra all’aperto. In quello stesso giorno, nella sala consiliare del Castello Visconteo, gli studenti delle classi terze, quarte e quinte dell’IIS Alessandrini, seduti nei posti di solito occupati da sindaco, assessori e consiglieri comunali, hanno dato voce alle pagine del libro “Se questo è un uomo” di Primo Levi, alternandosi nella lettura del romanzo, a tratti sottolineata da impercettibili note di chitarra. Mentre uno studente leggeva la coinvolgente testimonianza dell’esperienza vissuta dallo scrittore nel campo di concentramento di Monowitz, lager satellite di Auschwitz, i compagni ascoltavano in silenzio quel racconto, simile a quello di un ex deportato ancora vivente. Una vera e propria maratona di lettura che ha occupato l’intera mattinata, mentre una classe arrivava e l’altra se ne andava. Approfittando di un momento di black-out che ha messo a tacere i microfoni della sala, l’assessore alla Cultura Poggi e l’assessore all’Istruzione Comelli sono intervenute a portare i saluti dell’Amministrazione Comunale e a ringraziare i promotori dell’iniziativa e tutti i partecipanti. Nei loro brevi discorsi hanno richiamato i giovani al rispetto, alla considerazione, all’accoglienza dell’altro. “Questi giorni ci aiutano a fare una riflessione in tal senso – ha affermato l’assessore Poggi – Tutti abbiamo la nostra umanità, i nostri limiti, i nostri talenti”. Da parte sua, l’assessore Comelli ha espresso la convinzione che “forte è il male che l’uomo può fare, ma altrettanto forte è il bene che è dentro ognuno di noi”. Entrambi gli esponenti dell’Amministrazione Comunale hanno, inoltre, sottolineato un concetto: “Siete voi giovani il vostro futuro, dovete avere la consapevolezza che a voi spetta l’impegno di non far più accadere l’orrore del passato”. Non è un compito da poco quello in carico alle nuove generazioni e l’installazione “War in progress” posta in fondo alla sala era lì a dirlo: la bianca statua di un uomo quasi completamente ricoperto di soldatini armati, l’umanità annullata dalle molteplici guerre del passato e ancora in corso nel nostro presente. M.B.