GAGGIANO – Sabato 18 giugno presso la sala consiliare il sindaco Sergio Perfetti, il vicesindaco Francesco Berardi e il presidente della Croce Oro Elio Rossi hanno presentato alla cittadinanza il progetto che porterà all’installazione di defibrillatori nei punti strategici della cittadina. Grazie a questa operazione il paese di Gaggiano è ufficialmente un Comune cardioprotetto, un esempio per gli altri Comuni della zona. Il sindaco Sergio Perfetti ha ringraziato i singoli cittadini che hanno offerto una somma di denaro permettendo di raggiungere l’ambizioso obbiettivo di ben 13 defibrillatori, di fabbricazione italiana e perfetta efficienza. L’incontro di sabato mattina è terminato con la consegna degli attestati, ricevuti dalla famiglia Bovati (che ha comperato undici defibrillatori) e da A.S.D. Maratoneti Gaggiano per aver contribuito alla donazione dei defibrillatori AED di prima emergenza. Di grande importanza è stato l’aiuto offerto dalla Contrada Bonirola. Proprio a Bonirola, presso la scuola primaria, è stato installato il primo defibrillatore. Gli altri punti sono stati selezionati con cura, durante un’intera mattinata di discussione. Ad esempio è stato deciso di posizionarne uno presso una palestra a Vigano e uno nella palestra di una scuola elementare di Gaggiano. Il vicesindaco Francesco Berardi ha spiegato che il Comune si è ritrovato a dover espletare un obbligo di legge che scadeva a luglio 2016. La norma prevedeva che entro 30 mesi le associazioni dovessero dotarsi di defibrillatori, questo “al fine di salvaguardare la  salute  dei  cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale”. Le società sportive “sia professionistiche sia dilettantistiche” sono quindi costrette alla “dotazione e l’impiego di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita”, come recita la norma. Un solo defibrillatore costa più di mille euro. Ha detto Berardi: “La maggior parte delle palestre sono annesse alle scuole. Lo Stato ha preteso l’espletamento della norma, ma non ha fornito defibrillatori alle scuole, demandando la responsabilità alle associazioni sportive. Adesso si passerà alla seconda fase del progetto: l’organizzazione dei corsi di formazione. Già circa 300 cittadini sono in grado di utilizzare questi dispositivi salvavita. Si aggiungano altri 100 esterni, tra cui studenti delle scuole superiori. In un paese di 9mila abitanti, 400 persone capaci di usare un defibrillatore”. Il presidente della Croce Oro, Elio Rossi, ha evidenziato l’importanza di avere in dotazione dispositivi efficienti in particolare per salvare la vita a i bambini: “Da 0 a 8 anni c’è bisogno di interventi specifici. Il costo, significativo, è un investimento sulla nostra popolazione futura. Il cuore di un adulto dopo dieci minuti di inattività può sempre ripartire, ma l’individuo colpito da arresto cardiaco resterà per sempre un ‘soprammobile’, scusate il termine un po’ forte. Noi auspichiamo almeno altri 500 cittadini formati per l’utilizzo dei defibrillatori. Lo Stato obbliga ma non fornisce risorse. Il sindaco è stato costretto ad ottemperare agli obblighi di legge e, in pratica, sono state toccate le tasche dei cittadini, benefattori”. I pezzi installati per le strade funzionano con un codice (conosciuto solo dai cittadini già formati), per evitare furti. I dispositivi saranno alimentati anche in caso di blackout. Le caratteristiche sono state descritte da Riccardo Martinelli della Italian Medical Service. (Foto di A. Varieschi). Valentina Bufano