GAGGIANO – Si è tenuta domenica 11 giugno a San Ginesio (MC), paese colpito dal terremoto dell’ottobre scorso, la tradizionale ricorrenza del Ritorno degli Esuli. La manifestazione rievoca il ritorno di trecento sanginesini avvenuto nel 1450-1460, accompagnati da notabili senesi, che recando con sé il Crocifisso ancora oggi venerato, fecero pace con la città e fondarono le basi per un modello di una nuova costituzione cittadina. In quest’occasione il sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti accompagnato dal capo della protezione civile Ing. Curcio e dall’assessore regionale delegato alla protezione civile ha consegnato alle associazioni ed ai privati la benemerenza di gratitudine civica per l’aiuto profuso alla loro comunità in seguito agli eventi del post terremoto. Tra i comuni e le associazioni presenti alla cerimonia c’era anche l’A.S.D. Freccia Azzurra 1945 di Gaggiano con il suo presidente Marco Pavesi che, accompagnato dal fratello Matteo, ha ritirato l’importante riconoscimento. La società sportiva di Gaggiano infatti ha ospitato nelle settimane scorse i giovani del G-Lab di San Ginesio, un gruppo di ragazzi che si occupa di diffondere e di presentare i progetti che la loro associazione di sanginesini sostiene, in occasione del torneo Memorial & Volley in Piazza tenuto presso il centro sportivo Don G. Zoia di Gaggiano. Durante la manifestazione infatti, la Freccia Azzurra aveva donato una card per poter acquistare materiale sportivo da utilizzare una volta terminata la costruzione della struttura adibita a ludoteca e centro ricreativo di San Ginesio. “Non abbiamo fatto nulla di eccezionale”, sono state le parole del presidente Pavesi, “abbiamo semplicemente aiutato, e continueremo a farlo, un’associazione di giovani che ha subìto sul proprio territorio ferite profonde. Fortunatamente a San Ginesio il terremoto non ha fatto vittime, ma su 2.600 immobili, 1.300 risultano inagibili, ciò vuol dire che metà dei residenti non può più far rientro nelle loro case. Abbiamo visto con i nostri stessi occhi la devastazione che un evento del genere a causato, ma abbiamo anche visto una comunità dove la gente si sta dando da fare con tutte le energie e soprattutto questi ragazzi lo fanno con il sorriso e l’entusiasmo che solo i giovani riescono a metterci. Lo sport deve trasmettere anche la cultura della solidarietà, in quanto è una delle virtù da insegnare negli sport di squadra dove è il gruppo che emerge e non il singolo. Abbiamo voluto aiutare dei nostri compatrioti in difficoltà e questo riconoscimento inaspettato ci riempie di orgoglio. Speriamo di poter essere d’aiuto con altre iniziative che proporremo durante la prossima stagione sportiva, nel frattempo  posso dire che abbiamo trovato vera amicizia e vera solidarietà”.