ABBIATEGRASSO – Circa 900 persone, molte di più di quelle previste (tanto che le iscrizioni online ad un certo punto sono state chiuse), hanno invaso l’ex convento dell’Annunciata sabato 17 settembre. Un evento benefico che ha avuto risonanza nazionale e che ha permesso di raccogliere la cifra record di 18.000 euro, consegnati direttamente nelle mani dei responsabili della Croce Rossa Italiana, presenti alla serata, per aiutare le comunità colpite dal terremoto del 24 agosto nel Centro Italia. Il nome dello chef Carlo Cracco, conosciuto in tutto il mondo, ha richiamato centinaia e centinaia di persone, facendo accendere i riflettori sul bel complesso monumentale dell’Annunciata e su Abbiategrasso. Con un contributo di 20 euro è stato possibile gustare una cena che aveva come tema l’amatriciana, che ogni chef ha liberamente reinterpretato a modo suo, dall’antipasto sino al dessert. Già prima delle ore 17 si erano formate due file all’ingresso dell’Annunciata, che dall’aprile 2015 è anche sede dell’ “Ambasciata del Gusto” dove giovani chef propongono le proprie creazioni valorizzando anche i prodotti del nostro territorio. Poco dopo le 17 l’apertura delle porte, la presentazione dell’iniziativa targata Maestro Martino e Milano Gourmet Experience, gli interventi delle autorità purtroppo non facilmente udibili a causa di una pessima acustica. Forse anche per questo e per il caldo in sala, alcuni gruppetti hanno preferito uscire nel chiostro per mettersi in fila ai vari buffet in attesa che arrivassero le prime portate, prevedendo già la lunga coda che ci sarebbe stata dopo. Moltissimi “fan” invece hanno guardato sino alla fine il proprio idolo all’opera, Carlo Cracco impegnato in una dimostrazione di cucina. La scelta del suo piatto è stata originale, nessuno infatti si aspettava che preparasse “riso e latte”, in dialetto “ris e lacc”, tipico piatto della tradizione lombarda legato all’infanzia del noto chef di origini vicentine, che ogni mattina si recava in latteria, come lui stesso ha raccontato… Un piatto “povero”, semplice da fare… ma non scontato; ogni opera, anche quella che sembra banale, necessita infatti di cura e attenzione. Nella semplicità, si riesce a stupire. Le sapienti mani dello chef hanno dato vita ad un cremoso e profumato riso e latte. Nessuna sua reinterpretazione della “amatriciana”… come ricordava simpaticamente qualcuno tra il pubblico, nel 2015 era stata oggetto di una diatriba proprio tra lo chef Cracco e il sindaco di Amatrice, che difendeva la ricetta originale dell’amatriciana, senza aglio. Il “riso e latte” di Cracco ha stupito e spiazzato tutti, un omaggio alla nostra tradizione, l’apertura inaspettatamente dolce di una cena che si è poi sviluppata tra diversi ed originali piatti, tutti deliziosi. All’opera gli chef: Andrea Besuschio, Andrea Provenzani, Lorenzo Lavezzari, Sara Preceruti, Lucia Tellone, Sabrina Tuzi, Fabiana Scarica, Franco Stoppa, Pasquale Moro, Andrea Biasi e Claudio Rigolli. Non sono mancati i prodotti del territorio, primi fra tutti quelli a marchio Parco del Ticino e poi la presenza di Arioli, impegnato a sua volta in un’iniziativa benefica, ossia la vendita di prodotti di un caseificio di Amatrice. Eccellenze del territorio (e non solo), creatività degli chef (artisti del gusto) insieme ad una dose abbondante di solidarietà sono stati gli ingredienti perfetti di una ricetta che voleva far del bene. E ci è riuscita! (Foto: Milano Gourmet Experience). S.O.