ABBIATEGRASSO – Sabato 20 luglio è stato ricordato in tutto il mondo quel momento indimenticabile in cui 50 anni fa Neil Armstrong mise piede sulla luna esclamando:”Un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l’umanità”, seguito da suo compagno Aldrin. Un’impresa storica quella dell’Apollo 11 che ha emozionato, sorpreso, entusiasmato, punto di partenza per tante altre missioni scientifiche anche senza equipaggio. La stessa sera del 20 luglio è partito l’astronauta italiano dell’Esa, Luca Parmitano, sulla Soyuz, per raggiungere la stazione spaziale internazionale per la missione Beyond, c’era già stato nel 2013. La luna, questo satellite che orbita intorno alla terra, per molti, la maggior parte, rimane quell’astro, quella luce in cielo che, circondata dalle stelle, soprattutto se è piena, illumina la notte. La luna accompagna momenti romantici, è presente in molti ricordi indelebili. Il fascino delle scoperte è invece quello che attrae uomini e donne dedita alla scienza, come medici e astronomi. Le spedizioni sono soprattutto missioni scientifiche che costringono a trovare soluzioni organizzative inedite che trovano poi un uso a vantaggio della vita di tutti, come lo studio del comportamento di determinati elementi che portano a farmaci salva vita. Lo stesso per apparecchi scientifici ora comunemente utilizzati per gli scompensi cardiaci. Ma anche senza essere scienziati, c’è chi è attratto dallo spazio e vorrebbe partecipare a qualche missione o meglio essere trasportato come turista sulla luna ed essere ospitato sulla Stazione spaziale internazionale. Un sogno, un desiderio espresso da molti e anche da un abbiatense che si sta informando per realizzarlo. La scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sta progettando moduli abitativi da costruire direttamente sul suolo lunare con la sabbia che lo ricopre, l’acqua che vi si trova, e la stampa 3D. La forma a cupola è progettata dallo studio d’architettura Foster&Partners. Tutto quello che era solo fantascienza sta diventando realtà. Intanto c’è anche chi pensa di mandare ad esplorare la superficie della luna dei robot, come l’Agenzia aerospaziale indiana che domenica 14 luglio ha però sospeso la missione, poco prima della partenza, per un problema tecnico. Macchine sempre più simili all’uomo, che sempre più lo sostituiscono e aiutano a svolgere tante mansioni, ma non possono condividere l’emozione del fascino della luna che si specchia nel mare o che rischiara il profilo di un monte e riempie gli occhi e il cuore di bellezza e speranza. E.G.
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