ABBIATEGRASSO – Andrei Lacanu, giovane, preparato e promettente astro nascente del Pd locale, ha moderato la conferenza stampa che si è tenuta mercoledì pomeriggio, inaugurando la sede elettorale del centrosinistra in corso Matteotti al 6. “Il progetto del centrosinistra è condiviso da 3 forze politiche-ha esordito Lacanu-Pd, Mov5S e lista civica ‘La Città’ che sostengono la candidatura forte di Alberto Fossati”. Ha proseguito con le critiche all’amministrazione Nai “che ha cancellato la variante al PGT di Arrara ed ha impedito una visione di città diversa, sostituendo a una visione che valorizzi commercio, ambiente e cultura quella del Parco Commerciale. E’ importante tornare a parlare di eccellenze nella normalità. Serve un’amministrazione efficiente e trasparente, che sappia dare risposte con i finanziamenti del Pnrr e gestire le fragilità e difficoltà causate dal Covid, occuparsi delle periferie. E’ un percorso di rinnovamento con persone, idee, competenze al servizio della città, Alberto Fossati può ispirare una nuova classe dirigente”. Adriano Matarazzo della lista civica ‘La Città’ che si era già presentata, ha confermato di posizionarsi “al centro del centrosinistra anche se alle amministrative si votano più le persone e quello che intendono fare. Con Fossati la città uscirà dalla mediocrità, per questo abbiamo voluto con insistenza la sua candidatura. Il prossimo mandato amministrativo sarà uno dei più difficili a causa degli effetti economici e sociali della pandemia. Servono idee forti, azioni di largo respiro con un rapporto stringente con Milano. Fossati è il più preparato, sia dal punto di vista politico che per competenze, per amministrare nei prossimi 5 anni”. Il segretario cittadino del Pd, Andrea Gillerio, ha poi ricordato che “il primo incontro per costruire un progetto risale al 14/10/2020, un anno e mezzo in cui ampliare il più possibile il campo del centrosinistra e preparare un programma forte, competitivo e antagonista del centrodestra, non per ragioni ideologiche ma perché la giunta Nai ha gestito male e sarà ricordata per quella che ha regalato la Fiera alla festa dei fascisti. La Giunta che ha accettato il progetto scellerato del Parco Commerciale. Abbiategrasso deve tornare ad essere capofila…non più piccole piscine, piccole Abbiategusto, serve un progetto più ampio. Abbiategrasso è una città in cui credere, non una causa persa. La ricchezza sono le associazioni, i cittadini che devono essere protagonisti. Il Pd sarà leale, di stimolo e sarà esigente con l’amministrazione, continuerà a lavorare per favorirne il collegamento con la società civile”. Dopo di lui è intervenuto Denari del Mov5S, che ha sottolineato ancora una volta “la mancanza in questi anni di una visione strategica. Abbiategrasso ha perso la capacità di essere attrattiva dal punto di vista culturale pur essendo a 20 km. da Milano”. Ha ricordato l’impegno del Mov5S per il raddoppio ferroviario con un progetto che prevedeva la stazione all’Annunciata e ha fatto riferimento alla strada Vigevano-Malpensa, assicurando che il Mov5S sarà molto attento all’impatto ambientale. Abbiamo condiviso con Fossati questi intenti, crediamo che sia il candidato più valido per portare avanti questo programma”. Dulcis in fundo il discorso più atteso, quello del candidato a sindaco, l’avvocato Alberto Fossati, che ha dato ulteriore prova della sua capacità oratoria. Dopo aver ringraziato per la presenza numerosa, per le belle parole ricevute e aver rimandato i dettagli del programma, ha introdotto due linee, invitando innanzitutto a “ricostruire la civiltà della politica” incominciando da un rapporto rispettoso tra candidati. “Le nostre proposte devono essere serie, programmate. Senza rinunciare al sogno e alla prospettiva, serve dare risposte alle persone che non si recano a votare ultimamente perché chiedono di cambiare registro. Serve efficienza nella normalità dell’amministrazione, una delle cose più difficile perché ogni cosa che fai, la gente ti interroga e ti critica, occorre dare risposte mirate ed efficaci, per questo servono qualifiche, professionalità, occorre recuperare entusiasmo e capacità di affrontare temi nuovi. Un’ordinaria amministrazione efficiente è una sfida difficile, non può cambiare tutto dall’oggi al domani e servono prospettive per una città che è andata perdendo servizi e la sua stessa identità. Una delle prime cose che farò se avremo il consenso è attivare, entro l’anno, la presenza degli istituti universitari. Ci sono già atti negoziati per far giungere idee con ricadute anche sull’indotto, con collegamenti con agenzie economiche e culturali di Milano”. Fossati ha continuato citando il Pronto Soccorso: “Ho profondo dispiacere che sia andata deserta la manifestazione d’interesse per aprire nell’ospedale non un P.S., che non è possibile, infatti la manifestazione d’interesse era per un Punto di primo intervento, che è una struttura emergenziale di tipo temporaneo, perché se non ci sono medicina interna, chirurgia generale, anestesia, ortopedia, ecc, non ci può essere un P.S. Occorre interloquire con la Regione e l’Azienda Ospedaliera per capire che ruolo può avere un ospedale come il nostro”. Fossati ha poi parlato della revisione del PGT: “Una revisione delle più difficili, visto che il Piano Regionale chiede zero consumo di suolo e puntare sulla rigenerazione di quel che c’è è la cosa più difficile. La pandemia ha prodotto profondi cambiamenti, vedi lo smart workig. Il nuovo Pgt non partirà subito, dobbiamo coinvolgere Politecnico, istituti di ricerca, tecnici e capire cosa la città vuol fare di sé stessa”. Per quanto riguarda il raddoppio ferroviario, Fossati ritiene ‘una falsità totale che non sia stato realizzato a causa sua nel passato per aver preteso troppo’, ha ricordato che nel ‘96 si è deciso il raddoppio interrato, che nel 2002 da sindaco era “aperto ad entrambe le soluzioni”, mentre il centrodestra era solo per l’interramento. RFI aveva preparato un progetto preliminare finanziato da Regione Lombardia col governo Berlusconi, i cui lavori dovevano partire nel 2009. “Io ho perso le elezioni nel 2007, quindi altri (si riferisce ad Albetti che gli era subentrato) avevano il diritto e dovere di attuarlo. Noi lavoreremo per avere il miglior progetto possibile, quello che riduca il più possibile l’impatto con la città. Sul sito di RFI si dice più o meno quello che si vuol fare ma non dice come. La gestione dell’ospedale e della ferrovia deve coinvolgere tutte le forze politiche. Dobbiamo anche diventare più attrattivi e rivedere le norme del commercio locale, liberalizzando la destinazione d’uso”. E.G.
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