ABBIATEGRASSO – Dopo la festa, come sempre, ciascuno fa le sue considerazioni. Valter Bertani, assessore alla Gestione del Territorio con delega a Fiera ed Eventi, esprime la sua soddisfazione: “Da 30 anni non si vedeva tanta gente in centro come in questi due giorni di festa, lo Street Food in Fossa ha attratto tantissimi giovani, in Castello ai laboratori proposti da Coldiretti hanno partecipato oltre un centinaio di bambini. A proposito dell’assenza del bestiame, è stata una scelta solo per quest’anno, dovuta alle problematiche legate ai virus in circolazione come l’aviaria, per evitarne una possibile diffusione. Per quanto riguarda il resto, torno a dire che sono più che contento soprattutto della soddisfazione che mi hanno espresso commercianti, ambulanti e cittadini. L’obiettivo principale che era quello di far vivere il centro è stato totalmente raggiunto. Ambiti di miglioramento ce ne sono e vedremo di attuarli”.
Che le vie cittadine, in particolare del centro storico, fossero affollate è una realtà indiscutibile; il sole e la temperatura ancora estiva hanno senz’altro favorito e spinto una marea di gente ad uscire per portare figli e nipotini alle giostre, incuriositi dalle vetrine in concorso, dai negozi aperti, per la prospettiva di riacquistare prodotti particolari e di qualità apprezzati nelle edizioni precedenti. Tanti i motivi e non ultimo il piacere di trovarsi in mezzo a tanta gente dopo l’isolamento forzato, imposto dal Covid. Senza dubbio una festa quindi, tra i tavolini dei bar al completo, la coda in Fossa per aggiudicarsi un goloso panino.
Senza nulla togliere a questa atmosfera piacevole, in molti però aleggiava, come ci hanno comunicato, anche un senso di insoddisfazione, di aspettative deluse, una percezione di scarsa qualità e di mediocrità anche nell’organizzazione. All’Eco, per esempio, sono stati segnalati la domenica mattina “i cestini in centro colmi di rifiuti da svuotare anche più volte se occorre, per assicurare igiene e decoro…”, ha suscitato critiche “la disposizione delle macchine agricole in un angolo isolato di piazza V Giornate, staccate dal resto, senza continuità infatti gli stalli assegnati agli espositori nelle vie cittadine”. Qualcuno, ricordando i sotterranei del Castello nelle precedenti edizioni “stipati di banchi con prodotti eccellenti, disponibili solo per l’occasione”, si è detto “deluso nel trovare solo pochissimi espositori che probabilmente non torneranno…”.
Delusi si sono definiti anche quanti attendevano “il lunedì le bancarelle chilometriche che riempivano le strade in via De Amicis e limitrofe, con oggetti e prodotti disponibili solo in quell’occasione, quest’anno al loro posto solo 6, 7 bancarelle in piazza Samek, le stesse che troviamo al mercato tutto l’anno”. Segnalati anche con fotografie allegate e criticati “i segni per terra dove posizionare le bancarelle, era proprio necessario usare una vernice fucsia fosforescente e rovinare il porfido? Chi l’ha fatto ora almeno pulisca con un diluente…”. E’ archiviata ora questa 538^ Fiera Agricola, auspicando che si faccia tesoro anche delle criticità segnalate per preparare una prossima edizione che rispetti e riprenda il meglio della tradizione introducendo anche novità ed eventi di qualità, stimolando e accogliendo anche i suggerimenti di cittadini e associazioni che hanno a cuore la città. E.G.
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