ABBIATEGRASSO – Dai valori relativi al Materiale Particolato (PM10), monitorati in questi giorni dalla rete di rilevamento della qualità dell’aria sita a Magenta, risultano numerosi, consecutivi episodi di superamento dei valori limite stabiliti dalle normative vigenti. In particolare la centralina ha rilevato 95 giorni di superamento del limite normativo previsto per il Materiale Particolato (PM10)) a partire dal 01/01/2015 al 16/12/2015, ampiamente superiori rispetto ai 35 giorni previsti dalla vigente normativa.
E’ da sapere infatti che le maggiori fonti di emissioni del PM10 sono il traffico veicolare e gli impianti di riscaldamento, che concorrono a determinare, nella maggior parte dei casi, gli episodi di superamento dei valori limite dalle normative vigenti in materia di qualità dell’aria.
Si è ritenuto opportuno quindi, anche ai sensi della deliberazione di Giunta Regionale della Lombardia n. 2578/14 “Attuazione del Piano Regionale per la qualità dell’aria. Nuove misure in ordine alla circolazione dei veicoli più inquinanti a decorrere dal mese di ottobre 2015”, disporre un’ordinanza anche nel Comune di Abbiategrasso, che prevede nel periodo 15 ottobre 2015/15 aprile 2016, il fermo della circolazione nelle giornate da lunedì a venerdì, escluse le giornate festive infrasettimanali, dalle ore 7.30 alle ore 19.30, dei veicoli “Euro 0” a benzina o diesel, “Euro 1” diesel ed “Euro 2” diesel.
Le limitazioni di cui trattasi sono vigenti, per il periodo considerato, in tutto il territorio comunale in conseguenza dell’emanazione delle citate disposizioni regionali.
Si dispone inoltre, in considerazione degli elevati valori di Materiale Particolato (PM10) e delle condizioni meteorologiche tipiche della stagione invernale che ne favoriscono l’accumulo, di diminuire di 1 grado centigrado, da 20’ a 19’, con 2 gradi di tolleranza, la temperatura dell’aria degli edifici, così come definito dal D.P.R. n. 412 del 26.08.1993 ad esclusione degli edifici rientranti nelle categorie:
– Edifici adibiti a ospedali, cliniche, o case di cura e assimilabili, ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché le strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici;
– Edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili;
– Edifici adibiti a scuole materne o asili nido;
– Edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, qualora si verifichi almeno una delle seguenti condizioni:
a) Le esigenze tecnologiche o di produzione richiedano temperature diverse dai valori limite;
b) L’energia termica per la climatizzazione estiva e invernale degli ambienti derivi da sorgente non convenientemente utilizzabile in altro modo.
Nessun commento