TREZZANO S/N – Martedì 30 agosto il sindaco di Trezzano sul Naviglio Fabio Bottero partecipava al dibattito sulle ludopatie assieme a Ezio Casati, Marco Dotti, Angela Fioroni, Giorgio Gori, Fabio Pizzul e Davide Re. Dalla discussione si è appreso fino a che punto il gioco d’azzardo sia un affare per lo Stato e un’emergenza sociale per i Comuni, costretti ad una corsa alle risorse necessarie per contrastare le conseguenze di un fenomeno che non coinvolge solamente le fasce sociali a reddito basso. Infatti, subito dopo che alcuni dei relatori avevano proposto dati e percentuali che incastravano disoccupati e cittadini poco scolarizzati come le principali vittime delle ludopatie, ecco che Marco Dotti, il quale scrive di gioco d’azzardo per Vita.it, affermava che quello del ludopata socialmente disadattato è solo un cliché e si scopre che tra le vittime di slot machine e “Gratta e Vinci” ci sono persino dei magistrati. La patologia è parte di un problema più vasto, di lacune affettive e disagi interiori che portano a non mangiare e a non lavarsi, pur di non togliere tempo al gioco. Il Consigliere regionale Fabio Pizzul ha nominato il decreto Balduzzi, ovvero quello strumento per cui al termine di uno spot su un casinò on-line o un nuovo “Gratta e Vinci” si sente una voce dire “Gioca responsabilmente. Può creare dipendenza patologica”. Il decreto prevede anche un aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, l’impegno delle scuole per la tutela dei minori, l’incoraggiamento dei comportamenti virtuosi, concedendo sgravi fiscali agli esercizi che non hanno videopoker. Giorgio Gori ha descritto la sua esperienza come sindaco di Bergamo e si è scagliato contro i “Gratta e Vinci”. A Bergamo non è permesso esporre cartelli fuori dai bar per proclamare vincite straordinarie (es: “Qui vinti 500mila euro!”), i locali che hanno slot machine devono collocarsi lontano dai negozi “Compro Oro” e c’è il divieto di gioco per i minori è esposto con evidenza in tre lingue. Questi mezzi di contrasto hanno anche provocato la reazione di chi si sente danneggiato da tali procedure e le discussioni proseguono nei tribunali. Il sindaco Bottero ha spiegato che Trezzano sul Naviglio non combatte da sola, ma lo fa assieme ad altri sei Comuni del Piano di zona di Corsico (Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Cusago e Trezzano Sul Naviglio). “Scacco matto all’azzardo” è un progetto avviato a settembre 2015. I 122 locali che offrono macchinette di videopoker sono stati accuratamente mappati. Il livello di attenzione nel Corsichese resta alto, poiché la situazione non è delle migliori: “Gratta e Vinci” sempre più costosi, che promettono vincite sempre più alte. Grattini da 20 euro comperati a due o tre alla volta nella speranza di vincere 5 milioni di euro; cittadini senza lavoro che sperano in una vincita favolosa alle macchinette, quando alle macchinette la vincita favolosa non è neppure tecnicamente possibile. Il banco vince sempre, le vincite sono sempre inferiori agli incassi. E’ infine stato detto, all’unisono, che è necessario tenere ben separato il welfare dal gioco d’azzardo. Molti giochi sono nati dall’idea di aiutare le popolazioni colpite da disastri naturali. Ma la gente ha poca memoria. Valentina Bufano