ABBIATEGRASSO – Droga e violenza sono spesso collegati in tanti casi di cronaca, fino a causare drammi. Dall’Arma dei Carabinieri arrivano notizie la scorsa settimana di interventi che, per fortuna, hanno evitato epiloghi tragici. La notte di mercoledì 5 febbraio è arrivata al 112 la richiesta d’aiuto di una donna ghanese, residente ad Abbiategrasso. Quando le forze dell’ordine sono intervenute hanno arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti il marito, cittadino ghanese del ’68, disoccupato, pregiudicato, agli arresti domiciliari perché spacciatore di sostanze stupefacenti che aveva appena sferrato dei pugni in volto alla moglie, di 4 anni più giovane, badante e incensurata. Per motivi ritenuti futili, davanti ai due figli minorenni, era iniziato un litigio che era diventato sempre più violento, la donna che si era parata davanti ai figli per proteggerli, è stata bersaglio della violenza dell’uomo che è stato arrestato. La stessa notte i Carabinieri sono intervenuti a Magenta dopo una chiamata che invocava aiuto perché un uomo del 1980, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, dopo aver abusato di farmaci e cocaina stava usando violenza nei confronti sia della moglie dell’81 che della figlia 19enne, studentessa. Le vittime hanno dichiarato che le violenze sono iniziate da due anni con minacce anche di morte. L’uomo, colto in uno stato molto alterato mentre lanciava oggetti e arredi, addirittura un tavolo contro le vittime, fortunatamente incolumi, è stato arrestato e portato nel carcere di San Vittore. Diversi altri arresti sono avvenuti in zona, la scorsa settimana per droga, a Sedriano il 6 febbraio verso le 19 per “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente” C.A. del 1981 di Pregnana Milanese, celibe, disoccupato, incensurato, è stato arrestato mentre si aggirava in atteggiamento sospetto in una zona di campagna tenuta d’occhio proprio perché segnalata come zona di spaccio. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di gr.23 di marijuana, posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. Pochi giorni dopo, l’8 febbraio a Bareggio sono stati tratti in arresto P.M. dell’86 di Bareggio, nubile, disoccupata e pregiudicata. Con lei M.M., marocchino dell’89 coniugato, disoccupato, pregiudicato con obbligo di dimora, E.E. marocchino del ’95 domiciliato a Bareggio, celibe, disoccupato, pregiudicato ai domiciliari. Le perquisizioni hanno portato a trovare e sottoporre al sequestro gr. 13,81 di cocaina, gr.7,40 di eroina, gr.6,46 di mannite, 3 bilancini di precisione, materiale di confezionamento dello stupefacente e 385 euro in contante, probabile provento di spaccio. Sottoposti a rito direttissimo, per i due uomini con precedenti si sono riaperte le porte del carcere, la donna è ora sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria in giorni e ore stabiliti, una misura limitativa quindi della libertà personale, che permette una sorveglianza speciale anche all’esterno del carcere. E.G.
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