VERMEZZO CON ZELO – Riceviamo e pubblichiamo da Cristian Perversi: “Ritengo occorra fare chiarezza su uno dei punti fondamentali che sta diventando una questione strumentalizzata di questa campagna elettorale. Non c’è angolo o ambiente in cui la campagna elettorale si stia basando continuamente sulla chiusura del nido strumentalizzandone a proprio piacimento senza cognizione di causa e conoscenza diretta dei fatti. Mi permetto pertanto, in quanto persona che ha vissuto la vicenda ricoprendo, all’epoca, la carica di Assessore dell’Unione dei Navigli, di raccontare come si sono sviluppati i fatti e questo per dovere di chiarezza nei confronti dei cittadini e di chi oggi porta avanti posizioni esclusivamente basate per ottenere consenso popolare. Abbiamo trattato l’argomento già nel corso della prima seduta di incontro della lista “Dire per Fare” ma ritengo che le parole scritte permettano di focalizzare con più attenzione cosa sia realmente successo con a seguito gli sforzi e le energie messi in atto. La gestione del Nido Comunale si è rivelata, da sempre all’interno dell’Unione dei Navigli, travagliata; la prima problematica affrontata, durante il precedente mandato, è stata l’esiguità del numero di bambini iscritti a causa della difficoltà delle famiglie a sostenerne i costi; a questa problematica gli Assessori dell’Unione ed in primis, l’ex sindaco Gabriella Raimondo e me stesso, diversamente dalle scelte portate avanti da altri comuni limitrofi tese ad esternalizzare il servizio o addirittura a chiuderlo, hanno posto rimedio stanziando dei fondi, riducendo, pertanto, i costi a carico dei cittadini e dando così la possibilità ad una pluralità di famiglie di accedere a tale servizio mantenendo in vita una struttura di tale importanza sul Territorio. Con tali condizioni si è andato avanti nella gestione nel nido fino a proseguire nel luglio del 2017 ovvero fino alla decisione presa dalla Giunta dell’allora Comune di Vermezzo di uscire dall’Unione; tale decisione ha avuto un impatto negativo su una molteplicità di servizi che hanno riguardato principalmente la sfera della dotazione dei servizi alla persona riferiti soprattutto a quelli scolastici. L’allora “Comune di Vermezzo” attraverso una scelta incondivisa ed ingiustificata…come quello dello scioglimento , ha cancellato una pluralità di benefici per tutti noi come un colpo di spugna. Il Comune di Zelo ha pertanto deciso, in uno spirito di coscienza e rispetto dei cittadini, di accollarsi tutti gli oneri in essere relativi al Servizio del nido pur di mantenere, con uno sforzo notevole in termini economici, il servizio assicurato e sostenuto anche per i bambini di Vermezzo. Si è quindi proceduto nel tentativo di espletare una gara per l’affidamento del Servizio in convenzione con il Comune di Vermezzo ma anche in questo caso gli Amministratori della Giunta dell’allora Comune di Vermezzo hanno preferito defilarsi con motivazioni del tutto discutibili; Un ulteriore diniego è arrivato perfino alla richiesta di “prestarci” una figura professionale qualificata per condurre un espletamento della gara e concorrere da soli. Dinieghi e rifiuti dinnanzi alla necessità di dover attivare un servizio cosi fondamentale per il nostro territorio come quello del nido. Nonostante questo, abbiamo individuato un tecnico incaricato per la gara, che poi, per motivi personali, prima della definizione delle operazioni di gara ha rassegnato le dimissioni. Tale evento ha ancor più amplificato la problematica relativa alla carenza di personale che potesse supportarci ed aiutarci anche a seguito di ulteriori approfondimenti che hanno individuato anomalie tecniche nel capitolato di gara. Giunti alla fine dell’anno 2017, ricordo che nel frattempo il servizio ha continuato ad essere erogato, quando, essendo riusciti a reperire una quota di fondi per l’affidamento di un incarico per una figura di Responsabile dei Servizi Sociali, quest’ultima, verificando le procedure della gara in corso, ha ritenuto, nell’interesse dell’Ente, sospenderne in autotutela l’iter in quanto gli esborsi previsti per l’erogazione del servizio non risultavano garantiti dalle voci di Bilancio. A questo ha fatto seguito un ricorso al TAR da parte di Sodexo, che erogava all’epoca il servizio del nido. Ricorso In toto respinto nel quale condanna la sodexo al pagamento di tutti gli oneri legali legati a questo ricorso. Il TAR ha infatti dato piena ragione all’operato del Comune di Zelo affermando che tutte le procedure amministrative poste in essere risultano opportune e conformi alle normative vigenti. Alla luce di quanto esposto ritengo che in questa vicenda l’Amministrazione di Zelo abbia sempre agito ponendo al primo posto il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini assumendo decisioni politiche in un’ottica di trasparenza e buon governo. Siamo quindi all’oggi …. al domani … domani che vede come nostro obiettivo primario la riapertura del Nido “Raggio di Sole”, servizio che riteniamo strategico per la nostra comunità. Preservare le strutture esistenti … questo significa per noi sviluppare il valore del proprio territorio in termini di servizi forniti rendendolo attraente per risiedervi con la famiglia. Spero con questa mio chiarimento di avervi aiutato a comprendere i termini di questa vicenda e di aver raccontato la storia di un percorso politico travagliato e non superficiale come si pensa o si va a propagandare. Vi ringrazio e Buon Voto”.