CISLIANO – Il lungo periodo caratterizzato dall’alternarsi delle zone arancioni e rosse ha penalizzato principalmente il comparto della ristorazione, nel quale confluiscono oltre ai ristoranti anche bar, pizzerie e locali della movida. A Cisliano, il locale che più di ogni altro ha subito i danni delle continue aperture e chiusure è stata la Cooperativa del Popolo, che ad inizio 2020 aveva visto l’arrivo della nuova gestione, succeduta alla vecchia dimissionaria. La Cooperativa cislianese ha una storia che parte nel primissimo secondo dopoguerra, quando nel 1946 Luigi Marenghi, nonché primo sindaco di Cisliano eletto, fonda il circolo insieme ad altri sette soci. Lo scopo era quello che vedeva al centro la possibilità di dare al proletariato e alle persone meno abbienti della popolazione un posto dove avere accesso ai beni di primo consumo a basso prezzo, considerando la povertà che la Seconda guerra mondiale aveva causato. Passando ai giorni nostri, gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla gestione in affitto dello stabile di via Rossini per mano di diverse gestioni, che nel tempo hanno organizzato gli spazi del bar e del ristorante, fino al gennaio 2020. Proprio all’inizio dello scorso anno, l’attuale gestione presieduta dal presidente Andrea Fumagalli ha deciso di tornare alle origini, riprendendo in mano la gestione del bar da parte del Cda, andando ad assumere tre dipendenti in modo da poter gestire l’intera attività di ristorazione in prima persona. L’attuale consiglio d’amministrazione presieduto da Fumagalli è costituito da altri sei componenti, tutti senza compenso. Proprio il fatto di non avere un finanziatore alle spalle ha pesato sulle sorti della nuova gestione della Cooperativa che con l’avvento del Covid-19 ha affossato l’attività stessa, nonché i progetti futuri. La Cooperativa negli ultimi anni era tornata un centro di scambio e cultura, grazie anche ai numerosi eventi che venivano organizzati con altre realtà del territorio; quali il progetto Fuori dai Confini, ideato insieme alla compagnia Campoverde Ottolini o i laboratori teatrali realizzati grazie alla collaborazione del CineTeatro Agorà e il finanziamento della fondazione Ticino Olona. Le prospettive del 2021 purtroppo non sono delle migliori soprattutto in quanto al cambio della gestione, la Cooperativa non ha potuto avere accesso a nessun tipo di fondo statale. Il Cda ha provato a tamponare l’emorragia finanziaria attivando una campagna abbonamenti e di tesseramento che darà diritto ai possessori delle tessere a sconti durante gli eventi che verranno organizzati. Altri soci hanno iniziato una grossa opera di ricapitalizzazione ma il periodo non favorisce queste operazioni facilmente come in passato. Per questo motivo è stata aperta una piattaforma, chiamata Produzioni dal basso, dove chiunque volesse aiutare la Cooperativa del Popolo potrà farlo su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo così chiunque abbia a cuore la sopravvivenza della Cooperativa come luogo storico del comune di Cisliano. (Foto d’archivio). G.M.
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