ABBIATENSE- Dopo una esauriente ricostruzione dell’affaire che riguarda il livello del lago Maggiore da parte di G.A. Stella sul Corriere, era intervenuto Gian Luca Galletti con una lettera rassicurante allo stesso quotidiano per assicurare che il ministero non era rimasto passivo di fronte alle richieste svizzere, ricordando che “da luglio allo scorso settembre è stato consentito l’innalzamento del livello a 1,25”. Il Ministro assicurava che con la Svizzera erano in corso trattative per arrivare a sperimentare nei mesi estivi l’innalzamento del livello a 1 metro e 50 “per la serenità del Ticino e dell’Expo”. Così concludeva il Ministro dell’ambiente ma l’indomani, 15 aprile, la Conferenza dei Servizi ha confermato il +1,0 metri sopra lo zero idrometrico alla Diga della Miorina di Sesto Calende che regola il deflusso del Lago Maggiore, contrariamente a quanto chiede da tempo il Parco del Ticino, ossia il ripristino a +1.50 metri (applicato per sei anni fino al 2013) “per garantire la risorsa idrica necessaria per la vita del Fiume, l’ agricoltura, l’uso ricreativo e anche l’acqua necessaria per il regolare funzionamento del sito Expo”. Il Parco del Ticino non ha tardato a diramare questo comunicato che esprime grande preoccupazione perchè “…di fatto la Conferenza dei Servizi ha smentito il Ministro dell’ambiente Galletti, con una lettera a sua firma pubblicata dal Corriere della Sera aveva rassicurato tutti circa il ripristino a +1,50 m”. Il vicepresidente del Parco del Ticino, Luigi Duse, commenta: “In conferenza dei servizi viene confermato ad oggi il +1.0 m sullo zero idrometrico del Lago Maggiore. Solo ieri il Ministro dell’Ambiente Galletti aveva assicurato sul Corriere della Sera che il livello sarebbe stato portato da subito a 1.50 m. Non solo non è successo, ma quel tavolo ha portato in avanti una decisione su una ipotesi insufficiente di 1.25 m da prendersi nelle prossime settimane, quando potrebbe essere tardi. In questa paradossale situazione, dove viene smentito un Ministro della Repubblica, noi non molliamo di un centimetro e non escludiamo iniziative di sensibilizzazione su scala più ampia di tutte le associazioni ambientaliste, degli agricoltori e dei Sindaci del Parco”. Il presidente del Parco, Gian Pietro Beltrami, aggiunge: “Sono allibito dal fatto che un Ministro della Repubblica venga smentito da chi, probabilmente, non sa dove sia collocato il Ticino, e non ne conosce priorità e esigenze. Chi si assume oggi questa responsabilità sappia che al momento debito dovrà farsene carico”. Il consigliere con delega all’agricoltura, Fabrizio Fracassi, conclude: “In questi sei anni, grazie alla sperimentazione, sono stati evitati danni gravi all’agricoltura. Non vorremmo domani fare la conta dei danni anche al sito Expo con una figura a livello mondiale. Mi auguro ci sia un ripensamento, nel frattempo incontrerò le aziende agricole, noi siamo pronti a dare battaglia”. Se non sarà ripristinato il livello a +1,50 sul livello del lago infatti, Fracassi si dice pronto a convocare un’assemblea delle aziende agricole, tutti i rappresentanti del Parco ed i fruitori del fiume, così come ogni persona di buon senso chiede che si usi appunto… buon senso. E.G.