ABBIATEGRASSO – Rinviate più volte le interrogazioni e mozioni presentate da Domenico Finiguerra, unico consigliere di Cambiamo Abbiategrasso (Nicoli e Lovotti, una volta eletti con i voti di Finiguerra, sono confluiti nell’Officina del Territorio), sono stati tutti affrontati giovedì 14 aprile. Al punto 3 la prima interrogazione avente per oggetto la cena dell’assemblea internazionale Cittaslow, affidata alla Freedot srl. Finiguerra, preparato e con documenti alla mano, ha disquisito sul fatto che “la Freedot è di proprietà al 50% di Massimo de Maria, vicepresidente dell’associazione Maestro Martino, vale a dire Cracco, il sindaco ci dice che è stata scelta Freedot perché più conveniente, ora chiedo quali preventivi e a quali altri operatori sono stati chiesti, quanto si è incassato per questa cena, pagata dal comune 10.980 euro, se ci sono state sanzioni in seguito alle lamentele…” L’ass. Colla ha risposto telegraficamente e sinteticamente che essendo stato affidato a Maestro Martino lo spazio in cui ha installato anche la cucina, la Freedot grazie all’uso degli stessi impianti ha offerto un servizio più economico. “…alla domanda 8 rispondo: non risultano critiche, alla 9: Sì, alla 10: Vedi risposta al punto 2”. Come dopo ogni risposta ad interrogazione, a chi l’ha presentata il presidente Matarazzo chiede se è soddisfatto, Finiguerra ha risposto: “Assolutamente no, non era la comunione del proprio figlio da organizzare… se era tutto regolare perché non è stato citato il legame tra Freedot e Maestro Martino nella determinazione?” Poco dopo ha presentato sullo stesso tema anche una mozione “per permettere a tutti di esprimersi nel previsto dibattito. Dalla visura camerale emerge che la Freedot non avrebbe i codici ATECO richiesti per il catering, ma per campagne pubblicitarie, però la si è trovata sulla piattaforma Sintel anche per il catering. Invito a verificare i codici indicati alla Camera di Commercio che non coincidono con quelli in Sintel. Chiedo imparzialità della pubblica amministrazione, trasparenza…” Si è aperto il dibattito e subito Ranzani (Pd) ha lamentato “il processo alle intenzioni, a un anno dall’assemblea, mi spiace che non ci sia Bertani che ha lavorato per le Cittaslow ( n.d.r.: in realtà anche Bertani aveva presentato una interrogazione analoga al punto 2 dell’o.d.g. che è stata ritirata poiché nel frattempo si è dimesso, ma ha rilasciato dichiarazioni al riguardo che pubblichiamo a parte), un’assemblea con momenti importantissimi, con 220 delegati da tutto il mondo…” Nicoli (Officina) ha criticato a sua volta “l’affidamento diretto con determina, modalità più volte contestata, se i codici non coincidono bisogna indagare, la trasparenza è traballante, ci sono dati ufficiali dei preventivi citati?” Gornati (PdL) ha condiviso la ricostruzione di Finiguerra ed espresso di nuovo “perplessità sulle scelte già da come l’Annunciata è stata affidata a Cracco e noi non eravamo per niente informati anche della scelta di una società che non aveva neanche i requisiti, le risposte di Colla sono debolucce…” Sfondrini (Pd) ha ricordato che per contratti inferiori a 40.000 euro è consentito l’affidamento diretto, il sindaco Arrara si è mostrato molto infastidito con Finiguerra e Nicoli: “Finiguerra ha un’antipatia nei confronti di Cracco, a Nicoli dico che attacca sempre sulla correttezza, crea sempre un clima di sospetto…” Nicoli risponde ma il sindaco lo zittisce. “Adesso parlo io”, Nicoli esce… Inizia una bagarre a cui i pochi presenti hanno assistito in diretta e molti altri da casa loro, grazie allo streaming. Lo stesso clima si è respirato per ogni altra interrogazione e mozione presentata da Finiguerra (mentre Finiguerra rimarcava di non aver mai attaccato personalmente nessuno, ma solo posto questioni di merito, il sindaco gli ha urlato ‘fenomeno’, ‘sei falso’ e altrettanti battibecchi si sono verificati a causa dell’assessore Brusati, più volte ripreso dal Presidente Matarazzo). Cambiamo Abbiategrasso chiedeva chiarezza anche sugli “eventi gratuiti offerti da Maestro Martino”, sulla “gestione affidamenti attività ed eventi presso l’Annunciata”, e la “cancellazione della fiera di San Giuseppe”. E.G.
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