VERMEZZO – Giovedì 28 aprile presso i locali del Parco Fontana a Vermezzo, lo Sportello Lavoro di Viviamo Vermezzo ha organizzato il suo primo incontro per parlare concretamente di lavoro. L’incontro era aperto a tutta la cittadinanza ed ha visto una buona partecipazione di pubblico, tra cui parecchi giovani. Tre esperte hanno parlato di come compilare correttamente un CV, quali sono i siti affidabili a cui rivolgersi per cercare lavoro e le nuove leggi in materia. Tutte informazioni, che chi fosse interessato, può trovare sul sito www.viviamovermezzo.it nell’area dedicata allo sportello lavoro, dove gli utenti possono sempre tenersi aggiornati sulle posizioni aperte e candidarsi inviando il loro curriculum. Dilia Berto, responsabile di un’agenzia per il lavoro, ha parlato delle leggi e dei contratti di lavoro attualmente in vigore, soffermandosi sul Jobs Act (riforma del lavoro), sul contratto a tutele crescenti e le categorie protette. Da parte sua, Gloria Colorizio ha illustrato come compilare correttamente un CV e quali siti utilizzare per promuovere se stessi. Poi è stato il turno di Marisa Marinelli, esperta di Lavoro e Formazione presso un Ente pubblico a Milano, che ha voluto illustrare gli errori più comuni che i candidati fanno in fase di colloquio. Ecco alcuni consigli utili: prepararsi in anticipo sulle proprie esperienze di formazione e lavorative, trascurando gli aspetti della vita personale se non espressamente richiesto, non assumere un atteggiamento “pietistico” che non è mai vincente, ma far capire che si può diventare una risorsa per l’azienda dimostrando che interessa in modo specifico lavorare in quel settore ed informarsi prima sulle attività svolte dall’azienda che ci ha fornito l’opportunità di un colloquio. Ed infine, continuare a fare corsi di formazione, anche per non lasciare “buchi” di inattività nel proprio curriculum. Ne esistono molti gratuiti promossi da Comune di Milano, Regione Lombardia e Unione Europea, provando anche a “inventarsi” un lavoro, approfittando dei finanziamenti erogati dai medesimi enti per intraprendere un’attività in proprio.