ABBIATENSE – Il Comitato Sì alla Strada Vigevano-Malpensa ha scritto al Ministro  delle Infrastrutture e dei Trasporti  On. Paola De Micheli e propone ai sindaci dei Comuni lungo il tracciato di indire un referendum. Di seguito il testo della lettera: “I Comitati del ‘Sì alla strada’ di Abbiategrasso,  Magenta, Vigevano, Ozzero , Robecco sul Naviglio sollecitano la realizzazione della strada Variante di Abbiategrasso di collegamento Vigevano- Malpensa. Una strada indispensabile per rispondere alle esigenze di migliori collegamenti e possibilità di crescita per tutto il territorio del Sud Ovest milanese che soffre una profonda carenza di infrastrutture viabilistiche. Tale opera, e il raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara di cui auspichiamo il rapido completamento, permette di colmare tale carenza sotto il profilo della mobilità  migliorando sensibilmente la qualità  di vita ed  il benessere delle comunità che vivono sul nostro territorio. Una strada necessaria per collegare Milano con ampie zone sempre meno produttive, in sofferenza per la crisi economica  e per una carenza infrastrutturale, il territorio ha già perso oltre il 30% delle imprese, decine di migliaia di persone sono costrette al pendolarismo e percorrono strade intasate, pericolose, impiegando anche 2 ore in più al giorno per fare  pochi chilometri. La realizzazione dello stralcio della Vigevano- Abbiategrasso-Malpensa è indicato da Regione Lombardia come opera strategica, di primaria importanza, in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Si tratta di una strada che consente un ulteriore accesso a Milano. Nel dettaglio:  la strada arriva da Vigevano e prima di congiungersi con il tratto che va da Magenta a Malpensa interseca prima la 494 in zona Castelletto di Abbiategrasso dove  è previsto uno svincolo sulla stessa 494 che porta a Milano. Successivamente, in zona Albairate, interseca la Baggio (Sp14) che va a Milano e anche lì è previsto uno svincolo. Proseguendo, la strada si congiunge con il tratto che va a Malpensa ma che si innesta già sulla Torino – Milano che quindi arriva appunto a  Milano.  Un suggerimento: se si spostasse la barriera autostradale, (come già avviene a Rondissone dalla parte verso Torino), in direzione Milano a Novara, si garantirebbe  un altro accesso gratuito e sicuro. Con la costruzione del nuovo tratto, le strade di collegamento con  Milano sarebbero tre. A proposito della proposta ‘ambientalista’ alternativa al tracciato Anas, è bene ricordare che quando venne costituito il Parco Lombardo della valle del Ticino, si decise di inserire tutti i comuni che affacciavano sul fiume, ma la zona di particolare pregio è la valle del Ticino e una demarcazione naturale è costituita dal Naviglio Grande e dal Naviglio di Bereguardo da tutelare come barriera invalicabile per qualsiasi tipo di strada, risulta quindi incomprensibile che chi si definisce ‘difensore dell’ambiente’, proponga un’infrastruttura con un ulteriore ponte che davvero devasterebbe la porzione di Parco di maggior valore. Il tracciato del progetto Anas  risponde a molteplici esigenze,  è indispensabile per sgravare del traffico insostenibile, gli abitanti di Robecco sul Naviglio, del quartiere Ertos di Abbiategrasso, di Pontenuovo di Magenta. Favorirà l’insediamento di nuove attività conservando e valorizzando le realtà produttive esistenti, favorirà la sicurezza e la diminuzione di code, incidenti, tempi di percorrenza.  Non realizzare questa strada attesa da decenni significa non rispettare la volontà popolare, le esigenze dei  111.085 abitanti del territorio che attraverserà,  a cui si aggiungono  migliaia di persone  provenienti dal territorio pavese e  dalla Lomellina, altra zona in attesa di un’opportunità di crescita e rilancio. Non dimentichiamo inoltre che sta per essere terminato il nuovo ponte sul Ticino a Vigevano che richiede una strada più adeguata dell’attuale ‘vigevanese’ che continua a mietere vittime.  Il Comitato chiede ai sindaci dei comuni compresi nel tracciato Anas di indire un referendum con cui la popolazione del territorio possa inconfutabilmente esprimere il proprio parere favorevole alla strada. Grazie dell’attenzione Per il ‘Comitato Sì alla strada’, il presidente Fabrizio Castoldi”.