VERMEZZO – Ottimo successo per la prima edizione della Color Run “Corriamo per Emanuele”, la corsa benefica non competitiva, svoltasi sabato 2 luglio. Il cielo grigio non ha scoraggiato i tanti partecipanti alla corsa multicolore (anzi la pioggia l’ha resa ancora più divertente), oltre 250 (e non è poco per una prima edizione in un Comune piccolo come Vermezzo), che hanno ricordato con affetto Emanuele Combi, il ragazzo di Vermezzo scomparso il 7 giugno dello scorso anno, a seguito di una brutta malattia, alla giovane età di 29 anni. Tanti, tantissimi i suoi amici (sono infatti loro ad aggiudicarsi il premio per il gruppo più numeroso) che hanno corso per ricordarlo, col sorriso e il suo nome stampato sulle magliette. L’evento è stato organizzato dal Comune di Vermezzo in collaborazione con l’Associazione Monelli Felici e Amici di Vermezzo. Come ci spiega la madre di Emanuele, contattata telefonicamente, l’iniziativa ha lo scopo di raccogliere fondi per un progetto importante del Gruppo Missionari di Merano, che prevede la realizzazione di una biblioteca in una città poverissima dell’Africa, in Benin, esattamente a Kuande. Grazie alle offerte ricevute è già stata costruita una scuola ed è da poco partito l’allestimento della biblioteca. Ma perché proprio una biblioteca? Emanuele amava i libri, amava leggere ed era impegnato nel volontariato, per questo si è deciso di dare così la possibilità a molti bambini meno fortunati di avere accesso alla Cultura, la strada per un futuro migliore, di libertà e pace. La biblioteca di Emanuele (che sarà fornita di libri, pc e altro materiale che la famiglia e gli amici stanno provvedendo a donare) sarà presto realizzata e il prossimo 23 ottobre i genitori di Emanuele si recheranno in Benin per la prima volta, per visitare la scuola e la biblioteca, realizzata in memoria dell’amato figlio, il cui sorriso non si spegnerà mai, ma continuerà a risplendere sui volti di tanti bambini, un po’ meno soli, un po’ più liberi e un po’ più felici grazie a lui. La Color Run ritornerà il prossimo anno e, siamo certi, sarà ancora un’occasione di festa e solidarietà, come avrebbe voluto Emanuele. S.O.
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