ABBIATEGRASSO – “L’unico faro che ha sempre orientato e continua ad orientare le scelte della Giunta Regionale della Lombardia in campo sanitario è la salute dei cittadini e il rispetto delle leggi in materia. Alla base della decisione di chiudere nelle ore notturne il pronto soccorso di Abbiategrasso vi è solo la necessità di tutelare la sicurezza di chi subisce un evento acuto garantendogli le cure necessarie in maniera adeguata. Chi prospetta soluzioni diverse agisce solo in maniera strumentale allo scopo di racimolare qualche voto ai fini elettorali”.
Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera in merito alla chiusura notturna del pronto soccorso di Abbiategrasso.
STANDARD QUALITA’ “Al primo posto – ha spiegato Gallera – abbiamo sempre messo la sicurezza dei cittadini. È partendo da questo presupposto che l’ASST ovest milanese ha voluto mettere in sicurezza la rete dell’emergenza urgenza dei 4 Ospedali. Ed è sempre in quest’ottica che si è resa necessaria, a partire dal 12 dicembre 2016, la trasformazione del pronto soccorso di Abbiategrasso in un punto di erogazione di prestazioni diurne, nel rispetto degli standard di qualità e sicurezza previsti dalla legge”.
CURE ADEGUATE “Presso il Pronto soccorso di Abbiategrasso – ha chiarito l’assessore – non sono mai state trattate patologie tempo-dipendenti (infarto, ictus, aneurismi) che infatti sono sempre state trasferite presso altri nosocomi (per lo più Magenta, Legnano o i grandi ospedali milanesi), così come i pazienti politraumatizzati o le donne gravide. Solo per fare un esempio, il 118 non ha mai trasportato gli infarti riconosciuti all’ospedale di Abbiategrasso, perché in quel presidio non sono presenti l’unità di cardiologia, la terapia intensiva coronarica e l’emodinamica, strutture senza le quali non è possibile prendere in carico una persona che ha avuto un infarto”.
SICUREZZA CITTADINI “Chi è stato curato ad Abbiategrasso è perché si è presentato autonomamente al pronto soccorso. Ma per la sicurezza dei cittadini – ha rimarcato – deve essere chiaro che chi ha la necessità di ricevere cure immediate ed appropriate, come nel caso di un ictus o infarto, recandosi al pronto soccorso di Abbiategrasso perde solo tempo preziosissimo e letteralmente vitale”.
NO ALLA DEMAGOGIA “Ecco perché su questa faccenda sono assolutamente deleteri certi interventi demagogici e fuorvianti, buoni solo a creare confusione, mentre è necessario spiegare bene ai cittadini i servizi e le possibilità che hanno a disposizione sul territorio”.
PS MAGENTA “Unico obiettivo della chiusura notturna del PS di Abbiategrasso – ha detto – è quello di rendere più sicura la gestione del paziente, che oggi ha come punto di riferimento il pronto soccorso di Magenta provvisto di un Dipartimento di Emergenza Urgenza (DEA) di I livello e dista solo 10 km. Il Pronto Soccorso di Magenta ha gestito molto bene l’incremento di afflusso, i tempi di attesa sono, infatti, rimasti sostanzialmente stabili rispetto al 2016”.
POTENZIAMENTO ABBIATEGRASSO “Ribadisco la volontà di Regione Lombardia -ha concluso Gallera- di rilanciare l’ospedale di Abbiategrasso che per le sue caratteristiche sarà un punto cardine dell’attuazione della riforma della sanità regionale. Verranno potenziate le attività ambulatoriali come la radiologia, il centro prelievi, la diabetologia, la chirurgia generale, la cardiologia, l’odontoiatria, mentre verranno sviluppati i reparti di chirurgia generale, chirurgia vascolare, medicina interna, Chirurgia ortopedico-traumatologica. Senza dimenticare che all’interno del perimetro della struttura sanitaria di Abbiategrasso sono presenti, il Centro Psico-Sociale, il servizio di Neuropsichiatria infantile e tutte le attività volte alla continuità assistenziale e alla gestione delle fragilità in senso lato”.
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