ABBIATEGRASSO – Dal 2 febbraio arrivano le multe per chi getta a terra mozziconi di sigaretta, chewingum e scontrini. Dovrà pagare una multa da 30 a 300 euro, o almeno dovrebbe perché dipende se c’è chi controlla e fa rispettare il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 gennaio che contiene le “disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”. Il provvedimento entra ora in vigore. Si tratta di un disegno di legge già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, con particolare riferimento alla tutela della natura e allo sviluppo sostenibile, valutazioni ambientali, energia, acquisti verdi, gestione dei rifiuti e bonifiche, difesa del suolo e risorse idriche. In particolare l’articolo 40 è volto a contrastare il fenomeno dell’abbandono nell’ambiente dei rifiuti di prodotti da fumo e di altri rifiuti di piccolissime dimensioni come scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare, prevedendo il divieto di abbandono di tali rifiuti nel suolo, nelle acque e negli scarichi e apposite sanzioni pecuniarie in caso di inosservanza. Prevede che i comuni installino nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo. Quindi anche Abbiategrasso dovrà dotarsi al più presto di appositi contenitori dove mancano per non fornire alibi a chi getta abitualmente per terra anche se c’è un cestino a pochi passi. Non è soltanto una questione di decoro e di igiene ma anche di ‘economia’ poiché per rimuovere mozziconi e chewingum da strade e marciapiedi si spendono parecchi soldi pubblici. Nella città di Roma, l’Ama aveva calcolato ben 5,5 milioni di euro, un costo esorbitante che si può evitare con un maggiore senso civico, trattando il territorio come “se fosse casa propria” ricordando semplicemente che lo è anche se lo condividiamo con tante altre persone. Ma ancora più importante della questione economica è il potenziale inquinante dei mozziconi di sigarette e le conseguenze sulla salute di tutti. Riportiamo uno studio dell’Enea che ha preso in considerazione il numero di fumatori in Italia (ca. 13 milioni) e le 15 sigarette fumate in media da ciascuno, significano ca. 72 miliardi di cicche all’anno che contengono agenti chimici che immettono nell’ambiente un carico nocivo pari a 324 tonnellate di nicotina, 1.872 milioni di Bq (Becquerel, unità di misura delle sostanze radioattive), di polonio 210, 1.800 tonnellate di composti organici volatili, 21,6 t. di gas tossici, 1.440 t. di catrame. L’impatto nocivo dei mozziconi sull’ambiente è quindi indiscutibile e secondo uno studio Usa la fibra sintetica che compone il filtro non è biodegradabile ma in grado di disfarsi in polvere fine nell’arco di 10-15 anni, una polvere che si diffonde nel suolo e nelle acque e di cui è impossibile liberarsi. Sono tante quindi le buone ragioni per non fumare e finché non si riesce a smettere, abituarsi a un piccolo gesto di civiltà: cercare un posacenere o un cestino e dotarsi di un contenitore, possibilmente ignifugo, per metterci le cicche di qualsiasi tipo, per il rispetto che dobbiamo alle altre persone e all’ambiente. Chiediamo agli amministratori come si intende preparare la città per ottemperare a quanto previsto dalla legge, sia a proposito dei cestini dei rifiuti che per organizzare i controlli che contribuiranno ad educare a tenere la città più pulita e potranno punire la maleducazione, portando quattrini nelle casse comunali, da destinare al “bene comune”. Risponde l’ass. Granziero, a cui fa capo la Polizia locale: “In merito alle sanzioni è giusto rilevare che anche in precedenza il personale in divisa effettuava dei controlli in tal senso in merito all’imbrattamento della sede stradale per violazione del regolamento di polizia urbana, oppure del codice della strada, mediante controlli a spazi antistanti esercizi commerciali e/o ad aree pubbliche. Di volta in volta si valutava quale strumento applicare o se semplicemente richiamare il cittadino al senso civico. Il nuovo dettato normativo è certamente più specifico e sottolinea l’importanza di attuare apposite campagne di informazioni e di dotare di appositi raccoglitori per la raccolta di mozziconi e prodotti da fumo. Ma certo l’educazione al loro corretto utilizzo sarà lo scoglio maggiore da superare e per questo sarà importante anche il lavoro che potremo fare insieme alle scuole. La vigilanza in sede repressiva è sempre difficile perché i cittadini certo non compiono tali gesti in presenza degli operatori di PL, ma certamente verrà posta attenzione durante i servizi di effettuati”. E.G.
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