MAGENTA – Mentre Marco Invernizzi lancia i due grandi progetti per Saffa e Novaceta, arriva il duro attacco del centrodestra. Proprio la sua principale avversaria Chiara Calati tira una pungente stoccata: “Ci risiamo, il centrosinistra non perde il vizio di decidere in ‘zona Cesarini’, quando il mandato amministrativo è prossimo alla scadenza. La ex Novaceta, infatti, è un’area strategica per la città, il cui recupero deve essere condiviso con i magentini, con le forze sociali produttive e con l’intera popolazione”. Inoltre il progetto dell’impresa logistica in viale Piemonte non è assolutamente ben visto dalla stessa candidata sindaco: “Imprese che si occupano di logistica possono insediarsi in aree esterne e non nell’abitato dove si andrebbe ad aumentare il traffico, a causa del passaggio di mezzi pesanti, incrementando l’inquinamento e mettendo in croce i cittadini riducendone la qualità della vita”. La Calati aggiunge inoltre la sua opinione professionale poiché sta seguendo lo sviluppo dell’industria 4.0: “Esprimo dunque perplessità sulle opportunità occupazionali stabili in questo settore e sulla possibilità di ragionare sul lungo termine nell’ambito della logistica, infatti la robotica sostituisce velocemente il lavoro umano. Novaceta è una ferita ancora aperta per la città, la sua destinazione è particolarmente delicata e necessita di passi ponderati e condivisi, senza fretta pre-elettorale. Regione Lombardia con il presidente Maroni e il comune di Milano con il sindaco Sala si stanno adoperando per portare nel capoluogo l’agenzia del farmaco Europea Ema, – riassume così Chiara Calati – perchè non immaginare per Magenta un rapporto stretto in relazione a questa opportunità? E infine sarebbe opportuno prevedere un accordo di programma per utilizzare gli oneri dei nuovi insediamenti per la costruzione in aree strategiche della città, di un nuovo liceo musicale in una sede diversa da quella attuale, che non è di proprietà del Comune ma della Provincia, e un migliore collegamento con il Conservatorio al fine di qualificare l’offerta formativa magentina”.
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