ABBIATEGRASSO – Inserito in un vasto programma culturale nella ricorrenza del 21 marzo, lo spettacolo teatrale “Bum ha i piedi bruciati” ha celebrato la “Giornata della memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Lo spettacolo, presentato giovedì 23 marzo presso i sotterranei del Castello Visconteo, ha riscosso un successo inaspettato, non solo grazie alla numerosa partecipazione, ma soprattutto grazie all’intensità della messa in scena. Uno straordinario monologo affrontato dall’attore Dario Leone (che per questo spettacolo assume le vesti anche di regista) accompagnato dalle luci e dalla straordinaria scenografia di Massimo Guerci. Una scenografia originale che durante lo spettacolo è diventata una “protagonista invisibile”, attraverso immagini, video e colori ha infatti interagito con lo stesso attore, rendendo uno spettacolo come “Bum ha i piedi bruciati” più unico che raro. Lo spettacolo, andato “sold out” nei maggiori comuni della Lombardia, è arrivato ad Abbiategrasso a titolo gratuito grazie alla caparbietà di un’amministrazione comunale che porta la firma dell’assessore Daniela Colla e del consigliere comunale Nicola Capello. La storia inizialmente parte lontana dalla tematica della criminalità organizzata, inizia con un bambino ed un pupazzo: una scimmia dai piedi bruciati, appunto chiamata Bum. Il padre, voce narrante della storia, è restio nel raccontare cosa è realmente accaduto a Bum ad un bambino così piccolo, decide allora di raccontarlo direttamente a noi. Ripercorrendo la storia di Giovanni Falcone, dalla sua infanzia fino al momento in cui diventa il principale fautore della lotta contro “Cosa Nostra”, Dario Leone ha narrato la vita di un uomo che per difendere i negozianti minacciati, le famiglie in pericolo e gli innocenti ha passato la sua esistenza a lavorare e nascondersi dal mostro contro cui faceva la guerra: la mafia. Ispirato dalla forza d’animo di Giovanni Falcone, il narratore padre del protagonista si rifiuta di continuare a pagare “il debito” con Cosa Nostra. Il negozio di giocattoli di cui è proprietario esplode improvvisamente, nessun ferito, l’unico pupazzo sopravvissuto è proprio Bum, la scimmia dai piedi bruciati. “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni” una motivazione che dev’essere d’esempio per le istituzioni nazionali ma anche comunali. Dario Leone celebra un uomo che merita di non essere dimenticato “Giovanni ha vinto ed io sono la prova che Giovanni ha vinto, venite a Palermo! L’aeroporto si chiama ‘Aeroporto Giovanni Falcone e Paolo Borsellino’. Questi sono i primi nomi che si sentono arrivati a Palermo. Per dimostrare che la Sicilia non è la terra della mafia, ma la terra dei siciliani” una conclusione da “pelle d’oca” che strappa un applauso commosso. Incredibilmente coinvolgente a livello emotivo: un grande ringraziamento alla spettacolare interpretazione di Dario Leone, che con il suo accento siciliano e le sue immedesimazioni ha permesso al fortunato pubblico di essere trascinato al tempo del maxiprocesso contro i capi mafiosi, un’epoca che di fatto sembra così lontana, contro un fenomeno che in realtà è ancora e purtroppo molto attuale. Una messa in scena necessaria dunque per capire la drammaticità di un fenomeno di cui si parla tanto ma di cui si sa realmente molto poco. Abbiategrasso è un comune che promuove fortemente l’argomento anti-mafia, e affinché tutti comprendano le dimensioni del fenomeno ha organizzato un vasto programma, che si concluderà la sera del 31 marzo con lo spettacolo “Mafia Liquida” presso l’ex Convento dell’Annunciata alle ore 21.00.
Ilaria Scarcella
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