ABBIATEGRASSO – Gentile, timido, schivo nel raccontare le sue imprese da ultramaratoneta, eppure le sue sono elencate in oltre tre cartelle fittamente scritte. Marco Bonfiglio è stato definito il maratoneta del mondo nel mondo. La sua passione, le sue vittorie, le sue migliori performance sono le lunghe distanze: una per tutte 490 kilometri Atene-Sparta-Atene in 78 ore e 48 minuti “primo in assoluto al mondo” senza tralasciare altre prestigiose vittorie come la 100 miglia di Berlino, le tre vittorie della Nove Colli Running e due volte secondo, la 100 Mile di Graveyard negli States. Gare che lo hanno visto vittorioso là dove è richiesto oltre ad un fisico perfettamente sano (da 12 anni dopo essere tornato dal lavoro verso sera fa quotidianamente come allenamento la strada che costeggia il Naviglio Grande Abbiategrasso-Milano), una mente estremamente lucida, capace di macinare kilometri in solitaria concentrazione; un esempio fra le molte gare, quella in notturna di Boavista a Capoverde, il suo primo vero successo in questa ultramaratona condividendo nel buio il passo a grossi topi e ragni giganti che intravedeva con la sola luce che portava sul capo. E proprio qualche settimana fa il successo alla Vartry Ultra Raw, una maratona Irlandese di 50 miglia, questa corsa vinta caparbiamente nonostante le difficoltà e una deficitaria organizzazione in loco. Ma ciò che ha stupito tutti e fors’anche lo rende unico è che questo giovane non ha sponsor, si paga le iscrizioni alle varie competizioni oltre ai viaggi, alloggio, vitto ed eventuali accompagnatori per assistenza e come ricompense per le vittorie solo delle belle coppe o magliette e tante strette di mano. Quindi uno sport-passione sostenuto da sé stesso e aiutato dai suoi genitori. Tra i riconoscimenti una felpa offerta dalla Regione Lombardia con una pacca sulle spalle con l’esortazione a proseguire come ambasciatore di questa regione. L’orgoglio di essere italiano e lasciare l’impronta delle sue famose scarpe americane fornite gratuitamente da questa ditta. Questo trentanovenne abbiatense ha ancora due sogni nel cassetto, la Brasil 135 e soprattutto la maratona per eccellenza nella Death Valley dove purtroppo i costi di partecipazione sono molto elevati e le difficoltà atletiche altrettanto. Ma i sogni a volte con la buona volontà possono avverarsi. Una bella serata, giovedì 23 giugno, all’Oratorio San Giovanni Bosco che il Lions Club Abbiategrasso ha voluto dedicargli facendogli sentire l’apprezzamento e il calore della famiglia Lions. Il presidente Sergio Masini ha poi consegnato a Marco Bonfiglio una targa in suo onore. Nella stessa serata Il Lions Club Abbiategrasso ha voluto regalare un defibrillatore alla Protezione Civile di Abbiategrasso. Erano presenti a ricevere questo dono dalle mani del presidente Sergio Masini il capo della protezione Civile signor Mariani e il funzionario del Comune Scalera, promotore di questa iniziativa. La serata si è conclusa rivolgendo un grande grazie a don Leandro per l’ospitalità e alla squadra di volontari capitanata dalla signora Giovanna che si sono dimostrati impeccabili nel cibo e nel servizio.
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