CASSINETTA DI LUGAGNANO – Dopo pochi giorni dalla diffusione del comunicato dell’Amministrazione comunale, in cui il sindaco critica l’opposizione, la capogruppo di “Sfida per il Futuro”, Milena Bertani, risponde: “La capacità propositiva del nostro gruppo è emersa in tante occasioni. L’ultima in ordine di tempo è la Mozione per promuovere un turismo di qualità a Cassinetta di Lugagnano, pressochè a costo zero, bocciata dalla maggioranza solo perché abbiamo chiesto di conoscere le finalità dei fondi assegnati ad alcune associazioni locali, operanti anche in campo turistico.

Che la Giunta comunale possa cadere o stare in piedi non dipende da noi, ma dai numerosi problemi gestionali del passato che faticosamente stiamo facendo emergere, sui quali abbiamo chiesto al Sindaco di assumere provvedimenti nell’interesse del Comune. Come la vendita della casa delle ex Suore, avvenuta con un avviso d’asta preciso e conclusa in modo completamente diverso.

Sul bilancio comunale abbiamo chiesto di rinviare la seduta perché la documentazione ricevuta non corrispondeva a quanto stabilito dalla legge. Non si tratta di forma ma di sostanza perché non ci sono state consegnate nei tempi dovuti le delibere di Giunta che stabilivano le imposte e tasse a carico dei Cassinettesi: atti fondamentali per valutare le scelte della maggioranza che toccano le tasche dei cittadini e proporre emendamenti. Sul punto abbiamo divergenze interpretative con il Sindaco Bona. Nonostante ciò, in silenzio e senza alcun disturbo, ne sono buoni testimoni i presenti in sala, lo abbiamo lasciato illustrare i suoi progetti. Che non ci sono perché non vi sono soldi per investimenti e neppure per altro. Le slide del Sindaco erano chiarissime. Le hanno capite i presenti in sala, rumoreggiando commenti sintetici ed efficaci.

Abbiamo solo chiesto al Sindaco, serenamente e pacatamente, a che punto sono i lavori per l’illuminazione dei vialetti del Parco e il Pgt, i cui fondi sono stati deliberati con urgenza a novembre in Consiglio Comunale, ma la risposta non è pervenuta. Dobbiamo attendere il prossimo Consiglio, ipse dixit ieri sera. Noi stiamo attendendo già dal 3 marzo, la data della nostra richiesta scritta. E con noi i cassinettesi che da qualche giorno sulla pagina Fb Sei di Cassinetta se, stanno chiedendo lumi sull’illuminazione.

Il bilancio – prosegue Bertani – doveva essere deliberato tassativamente entro il 31 marzo, grazie alla proroga disposta il 30 dicembre dello scorso anno. Non avendo rispettato la scadenza a Cassinetta è in atto la gestione provvisoria, una azione amministrativa che limita gli interventi alle urgenze.  Il bilancio proposto dalla maggioranza che governa Cassinetta è ingessato e presenta scarsi margini di manovra perché i costi del personale assorbono più di un terzo delle risorse disponibili. Peraltro la tassazione a Cassinetta, da tempo, ha già raggiunto livelli molto alti. Una situazione in atto da anni sulla quale non vi sono mai stati interventi modificativi, come aumentare le entrate ricorrendo a bandi esterni (fondi comunitari o regionali) unica leva per non diminuire servizi per la popolazione o portare ai livelli massimi la tassazione.  A tali conclusioni era giunto anche il Revisore dei Conti un anno fa e aveva chiesto di invertire la rotta. Parole spese al vento, perché anche la proposta approvata dalla maggioranza ieri sera non  ha cambiato nulla.

Siamo certi che qualora avessimo presentato anche solo un emendamento sarebbe stato respinto, così come è accaduto per ogni proposta fatta da un anno a questa parte. A cominciare da quelle di solidarietà, come l’evento benefico pro Amatrice – un Borgo più bello d’Italia come Cassinetta – che ci ha visto lavorare insieme per poche ore, realizzato infine solo dal nostro gruppo e con la generosa collaborazione di altre persone, dopo che il Sindaco ha costretto la sua maggioranza a fare retromarcia.

Non ci sono parole, invece, di fronte al maldestro tentativo di far vedere che i costi della politica, ossia lo stipendio del Sindaco e della Giunta, sono diminuiti a Cassinetta, rispetto allo scorso anno: nel 2016 sono stati spesi € 27.000 (l’importo comprende anche i costi per il Commissario), a novembre è stato previsto e approvato un costo per il 2017 di € 13.500, ieri sera abbiamo appreso che invece quello stesso importo è diventato € 21.800. In quattro mesi il Sindaco Bona non solo non diminuisce i costi della politica, ma li aumenta del 61%. Nel 2015, con la Giunta Accinasio, furono spesi € 14.500.

Come abbiamo più volte detto al Sindaco Bona, la maggioranza ha i numeri per governare e sostenere le sue scelte politiche. Se non ci riesce non dipende da noi, ma dalla loro incapacità di essere concludenti nel rispetto delle leggi e non del buonsenso, come invece erano conviti fino a qualche giorno fa” conclude Milena Bertani.