GAGGIANO – Come è ormai risaputo, la storica Sezione Luigi Castiglioni di Gaggiano, che in tempi non sospetti era il vanto dei punti donazione e raccolta sangue del sud ovest Milano, con numeri da 1.200 ed anche più sacche di sangue donate annualmente, oltre alle donazioni di plasma anche queste fatte in sede, da qualche anno sta attraversando un periodo di difficoltà. Scelte politiche sicuramente non lungimiranti, all’interno dell’Associazione Italiana Volontari del Sangue, a livelli sovracomunali in un’ottica di riorganizzazione e di ottimizzazione, hanno deciso di investire in realtà minori e forse poco efficienti… E’ iniziato così, dopo oltre cinquant’anni di attività e di risultati senza termini di confronto, il periodo più buio, negativo e depressivo che l’associazione gaggianese avesse mai conosciuto nella sua storia. Ma come l’Araba Fenice, anche se in realtà è stata ferita, non è mai morta, Avis Gaggiano non si arrende, in questi anni sono state provate varie collaborazioni e soluzione per far fronte alle difficoltà e per non disperdere il patrimonio di circa 700 donatori attivi, frutto di decenni di lavoro. Purtroppo però per vari motivi, logistici e organizzativi, nonostante gli sforzi profusi, non sono arrivati i risultati che ci si attendeva. Poi finalmente la svolta, sempre nell’ottica dello spirito Avis, da un po’ di tempo a questa parte è stato stretto un accordo con Avis Milano che una volta al mese è presente a Gaggiano con delle emoteche, parcheggiate proprio di fronte alla Sezione Avis locale, i mezzi sono forniti compresivi di personale (nella donazione di domenica 15 aprile erano due emoteche, quattro medici e quattro infermieri). Permettono ai donatori di svolgere il loro gesto di solidarietà in paese e direttamente presso quella che era, ed è, la sede della sezione locale, una cosa di alto valore simbolico, riprendere contatti e rapporti con tutti i volontari che svolgono tutte quelle funzioni che le nuove normative in fatto di donazioni permettono loro di fare, ad esempio il servizio di accoglienza e/o ristorazione, ma cosa più importante di tutte riallacciare contatti e amicizie che per vari motivi erano state temporaneamente sospese. Che questa sia la scelta giusta tra quelle fino adesso provate è dimostrato nei fatti, certo non si è ancora arrivati ai numeri di sacche che venivano raccolte nei tempi eroici, ma i risultati attuali sono di tutto rispetto e ben auguranti. Ad esempio nella donazione della mattinata di domenica 15 aprile, sono state raccolte n°67 sacche di sangue intero, si sono presentati n°15 nuovi donatori e 10 hanno fatto solo l’esame del sangue, quindi facendo una rapida somma vuol dire che nella mattinata sono passate oltre novanta persone tra donatori abituali e nuovi donatori. Ma il dato incoraggiante, che è linfa per i dirigenti di Avis Gaggiano, è sui giovani, tanti nuovi donatori sotto i trent’anni si stanno avvicinando alla realtà gaggianese, questo dato è giustamente motivo di vanto e di ulteriore motivazione per chi ha speso una vita credendo fino in fondo e non risparmiando energie, per un’idea e una causa che non ha certo bisogno di spiegazioni. Per concludere, che dire, bene così e avanti tutta! Antonio Varieschi