GAGGIANO – Si è svolta nel pomeriggio di domenica 6 maggio l’assegnazione del premio Gazza d’Oro, benemerenza gaggianese che annualmente viene riconosciuta dalle associazioni locali a colui/ei che si è distinto per aver dedicato risorse, tempo ed energie a favore del prossimo in generale. La location della sesta edizione è stata una novità, a differenza del solito auditorium e della piazza Daccò, nell’anno della sua inaugurazione, quest’anno è stata scelta una collocazione che probabilmente è la più adatta al riconoscimento assegnato, l’aula della adunanze del Comune di Gaggiano, sede più istituzionale e dalle dimensioni più appropriate alla tipologia di manifestazione. Inoltre la consegna del premio nella sala dominata dal quattrocentesco affresco della Madonna della Barbattola dà risalto e rende il momento solenne, come dovrebbe essere, secondo l’intento dei promotori, la consegna di questo riconoscimento pubblico. Il programma iniziato alle 17 prevedeva un intervento che affrontava vari aspetti e tematiche del volontariato nei suoi vari aspetti, seguito poi da un contributo narrativo musicale. Al termine si è entrati nel clou della manifestazione, la lettura della motivazione che ha permesso alla giuria, che rappresenta tutto l’associazionismo gaggianese, con la sola esclusione del settore sportivo, di esprimersi votando colui/ei che hanno ritenuto meritevole dell’assegnazione della benemerenza per l’anno in corso. Il vincitore dell’edizione 2018 è risultato Italo Bramani, il cui curriculum di volontario, anzi ultra volontario, è stato pubblicato sul numero precedente, Bramani è stato fortemente voluto come candidato da più di una associazione e anche in edizioni precedenti si è fermato alla base del podio, questa volta finalmente ha avuto il giusto riconoscimento del suo grande impegno quotidiano. Come ormai da tradizione, anche in questa edizione, oltre alla pergamena con la motivazione dell’assegnazione del premio, Italo ha ricevuto la Gazza d’Oro, una spilla da giacca, realizzazione artigianale che l’artista argentiere (artigiano è forse un po’ riduttivo) Daniele Bononi ha sempre omaggiato al gruppo organizzatore dalla prima edizione. Trattandosi di un pubblico riconoscimento gaggianese, non possiamo certo dimenticare il decano dei pittori locali, Alberto Marcarini, anche lui fortemente e indissolubilmente legato a Gaggiano e che dalla prima edizione fa dono al vincitore di una sua opera pittorica, che naturalmente prevede una veduta del paese; per questa edizione l’opera ritrae una bellissima veduta di Gaggiano sotto la neve. Un’altra bella tradizione di questo premio è il fatto che alla consegna del riconoscimento, oltre ad amministratori comunali, sindaco Sergio Perfetti in primis, siano presenti anche tutti i premiati delle edizioni precedenti: e anche questa volta abbiamo visto rappresentato tutto il meglio del volontariato locale, con un’unica eccezione, Luigi Battaglia, prima storica Gazza d’Oro, scomparso recentemente, ma che siamo sicuri ha seguito da lassù la consegna del premio come ha sempre fatto nelle edizioni precedenti. Antonio Varieschi