ABBIATEGRASSO – Sono 8, sono arrivati dall’Africa, dalla Guinea Bissau ad Abbiategrasso, sono 8 degli 89 che a conti fatti, in percentuale al numero di abitanti, 3 ogni 1.000, spettano al nostro comune. Non arriveranno tutti insieme perché il Prefetto di Milano ha proposto un patto che il sindaco Arrara ha firmato. Il patto consiste nel trovare e affidarsi a una onlus accreditata secondo i criteri stabiliti, con il compito e la responsabilità di trovare gli alloggi e di gestire in toto i profughi. Al comune che firma ne vengono inviati  circa la metà di quelli previsti e in momenti diversi, ai comuni che non hanno firmato il patto possono arrivare da un momento all’altro tutti insieme e anche in numero maggiore, senza preavviso, gestiti da una associazione accreditata e che renderà conto direttamente al Prefetto. Ad Abbiategrasso nessuno ha comunicato del loro arrivo, neanche al neo eletto sindaco Nai. Una “sorpresa”, abbiamo chiesto all’ex ass. Cameroni che era, dice, “informata che se ne sarebbe occupata Telefono Donna che aveva recuperato due appartamenti per accoglierli e presentato un progetto secondo i canoni della Prefettura, ho saputo dai giornali dell’arrivo dei primi migranti, non mi risulta nessuna comunicazione, forse è stata informata la Segretaria Comunale, d’altra parte si sta gestendo un’emergenza”. Abbiamo chiesto anche all’ex sindaco Arrara che riferisce di essere stato contattato dal Prefetto appena prima delle elezioni che lo ha informato della disponibilità di Telefono Donna, successivamente lo ha chiamato il Ministero che ha chiesto il consenso per l’invio dei migranti. “Infine venerdì 23 giugno, ha richiamato il Prefetto per annunciare l’arrivo di 8 migranti”. Per ora si sa solo che i primi 8 sono uomini, hanno casa in viale Sforza e sono gestiti dalla onlus Telefono Donna, un’associazione che, si apprende da internet, è nata l’8 marzo 1992 per iniziativa di Stefania Bartoccetti (vicepresidente del Trivulzio, amministratore di Enti pubblici in ambito socio-sanitario). L’associazione si occupa di donne, di disagio e maltrattamenti in famiglia, ora, si apprende, anche di profughi. Telefono Donna, che ha sede in piazza Ospedale Maggiore a Milano, aveva presentato al nostro Comune, dopo che aveva firmato l’accordo con il Prefetto, un progetto per l’accoglienza dei rifugiati, avendo a sua disposizione due appartamenti in Abbiategrasso. Appartamenti in viale Sforza e al quartiere Ertos.  Abbiamo contattato l’associazione per avere ulteriori informazioni, ci hanno chiesto di inviare una mail con le nostre richieste. Abbiamo chiesto di conoscere genere, età, provenienza, tempi, particolari di altri arrivi , dove sono collocati e come vengono gestiti gli ospiti. Il sindaco Cesare Nai, che si insedierà ufficialmente la prossima settimana, dichiara: “Non mi è stato riferito nulla, andrò a parlare con il Prefetto il prima possibile perché la situazione va gestita e monitorata”. E.G.