ABBIATEGRASSO – L’estate quest’anno si è preannunciata torrida sin dal mese di giugno: lunghe ondate di calore, con sole a picco, temperature bollenti, alto tasso d’umidità, sono intervallate da brevi periodi meno caldi, in cui qualche temporale qua e là riesce a smorzare l’afa e rinfrescare l’aria, consentendo di tirare un respiro di sollievo e, soprattutto, di riposare la notte. Nei giorni in cui l’afa si fa pesante le conseguenze del caldo possono rivelarsi drammatiche, perché spesso sottovalutate, specialmente per le persone anziane, più esposte ai rischi dei colpi di calore perché avvertono meno il senso della sete e spesso sono accompagnate da diverse malattie. L’anziano più a rischio è quello che si trova in età avanzata, ha molti problemi di salute, è preda di disturbi neurologici e/o cognitivi, assume farmaci (es. diuretici e lassativi), dimora in una casa piccola e ai piani alti o in locali privi di sistema di ventilazione o condizionamento, vive in solitudine. Quali i rischi? Il colpo di sole, che si manifesta in seguito ad un’esposizione prolungata ai raggi solari; il colpo di calore, quando il corpo si riscalda per eccessivo calore e umidità presenti nell’ambiente; la disidratazione, quando si verifica una perdita in eccesso di liquidi e sali minerali per cause varie (es. insufficiente reintegro dei liquidi, uso di alcuni farmaci, diarrea). Quando bisogna preoccuparsi? In presenza di questi sintomi: secchezza esagerata della lingua e della pelle; febbre alta e stato confusionale; torpore, sonnolenza e spossatezza; aumento della frequenza cardiaca e/o abbassamento della pressione arteriosa; eccessivo gonfiore alle gambe; riduzione della diuresi e aumento dei problemi di stitichezza. Cosa fare in questi casi? Ecco alcune indicazioni di massima, da seguire in attesa del medico: portare la persona in un ambiente fresco, sdraiarla, liberarla dai vestiti e raffreddare lentamente la cute con spugnature di acqua fresca. Ed ora alcuni consigli per affrontare meglio il grande caldo. Occorre innanzi tutto aumentare il consumo di liquidi: l’acqua è un vero e proprio alimento e bisogna assumerne almeno dieci bicchieri al giorno. Vanno preferiti gli alimenti che contengono liquidi e sali minerali, come la frutta e la verdura. Sono vietati i pasti abbondanti, mentre va ridotto il consumo di caffè ed evitata l’assunzione di alcool. Nelle ore più calde della giornata si deve evitare di uscire e di fare attività fisica, si consiglia invece di rimanere nei luoghi più freschi della casa. Utili anche i seguenti suggerimenti: indossare abiti comodi di cotone e/o lino, al sole coprirsi il capo; rinfrescarsi facendo spugnature o docce durante la giornata; arieggiare la casa nelle ore più fresche e chiudere finestre e imposte nelle ore più calde; andare almeno per un paio d’ore in luoghi climatizzati o, in assenza di questi, in luoghi ombreggiati e freschi vicini a casa; fare attenzione agli sbalzi di temperatura passando dagli ambienti dotati di aria condizionata al caldo; periodicamente controllare la pressione arteriosa e verificare con il medico di famiglia la terapia. In ogni caso, quando si prova un forte disagio per il caldo, non bisogna esitare a domandare aiuto a parenti e vicini e, all’occorrenza, a interpellare il proprio medico o l’emergenza sanitaria del 118.  M.B.