ABBIATEGRASSO – E’ stata presentata la scorsa settimana in conferenza stampa l’edizione 2015 della “Città Ideale del Teatro Urbano”, importante tappa abbiatense del Festival Internazionale Le Strade del Teatro. Dal 5 al 7 giugno, circo contemporaneo, danza, teatro di strada e performances caleidoscopiche avvolgeranno le piazze, i parchi e i cortili di Abbiategrasso, trasformando la città in un palcoscenico a cielo aperto per un intero weekend! In particolar modo i siti coinvolti saranno: il Castello Visconteo, l’ex Convento dell’Annunciata, la Basilica di Santa Maria Nuova, Piazza Marconi, Piazza Cinque Giornate, Corso Matteotti e il Cortile Castoldi (corso Italia). L’assessore alla Cultura Daniela Colla ha introddotto la conferenza di presentazione ricordando che quest’anno il Festival è arrivato alla ventesima edizione, un traguardo importante. Inoltre, “Lo spettacolo di inaugurazione è una nuova produzione di Teatro dei Navigli, andrà in scena venerdì 5 giugno alle ore 21.00 nel Quadriportico della Basilica di Santa Maria Nuova. Si intitola ‘Il segreto di Madre Teresa’, uno spettacolo di teatro sacro. Madre Teresa sarà proclamata santa nel 2016. La preview a Mesero ha ottenuto un alto gradimento da parte del pubblico presente. Cairati ha scelto questo luogo, quale miglior luogo infatti della basilica per uno spettacolo sacro? La scelta non è casuale anche per la prossimità dell’ex teatro nuovo, si vuole così attirare l’attenzione della cittadinanaza sull’azione che tante persone stanno facendo per riportare in vita un teatro che manca da tantissimo. L’assenza di un teatro però non vuol dire non fare teatro…” ha detto Colla. Sabato 6 e domenica 7 giugno, ventuno spettacoli si alterneranno dalla mattina fino a notte fonda. Un eccezionale weekend, in cui il pubblico potrà lasciarsi catturare da spettacoli per famiglie e bambini, bolle musicali, teatro di strada, nuovo circo, show acrobatici, teatro canzone, danza multimediale, teatro di narrazione, danza poetica visuale e persino teatro in automobile! Saranno di grande richiamo e note realtà del panorama nazionale e internazionale gli artisti e le compagnie che si esibiranno nella kermesse abbiatense. Doppio appuntamento con la nota e affermata compagnia Circo e Dintorni, “Jungle Show” e “Black Blues Brothers”, dove cinque incredibili acrobati travolgeranno il pubblico con salti mortali, piramidi umane e strabilianti equilibrismi per uno spettacolo di alto virtuosismo acrobatico! Tra le compagnie straniere ospiti del Festival ci saranno, sia sabato 6 sia domenica 7, la compagnia belga Lady Cocktail e la ballerina francese di adozione spagnola Claire Ducreux. Lady Cocktail metteranno in scena uno straordinario spettacolo di nuovo circo tutto al femminile! Da non perdere “Refugiée poetique”, dove la splendida Claire Ducreux saprà creare un’atmosfera magica e surreale, per accompagnare il pubblico con la sua danza poetica visuale. Si esibiranno per La Città Ideale del Teatro Urbano le compagnie Atir Teatro, Billy Bolla e Le Mat, Luca Tresoldi, Ditta Gioco Fiaba, Nani Rossi, Paolo Sette, Goarsant Teatro e Pa’Am Achat. Per il consueto appuntamento dedicato alla danza interverranno 7-8 Chili, Serratore Perazzi e Memmola e il Collettivo Pirate Jenny. Ma cos’è la Città Ideale? E’ un insediamento urbano mitizzato e teorizzato da filosofi, artisti e liberi pensatori fra cui Platone, Aristotele, Filarete e Leonardo da Vinci, che la immaginavano come uno “stato perfetto” capace di armonizzare le diverse sfere sociali e di raggiungere il perfetto accordo fra microcosmo e macrocosmo in armonia con la visione antropocentrica dell’universo. Per Leonardo la città è un luogo da progettare, uno spazio da vivere pienamente in armonia e socialità, una realtà in cui la cultura e l’arte ricoprono un ruolo fondamentale e prioritario per la crescita e lo sviluppo di ogni singolo individuo. “Coltivare Teatro per nutrire il pianeta” è il tema ispiratore della XX edizione del Festival di Teatro urbano “Le Strade del Teatro” con l’intento di approfondire il ruolo che il Teatro e la cultura in genere hanno nella vita dell’uomo per lo sviluppo di una società viva e dinamica capace di trasformare i problemi in occasioni di cambiamento. Coltura e Cultura possiedono suoni ed etimologie che si rincorrono nei secoli e spesso venivano utilizzate senza distinzione proprio perché a livello simbolico il significato semantico è lo stesso: “lavorare un terreno affinché produca frutto”. Coltivare Cultura è un atto che coincide con un percorso ben delineato che si ripete secondo il ciclo della vita: semina, cura e raccolto; ovvero il percorso di crescita di una società. Molti sono i terreni aridi che attraverso il teatro si possono arare e rendere fertili: ignoranza, intolleranza, non ascolto e mancanza di rispetto verso gli altri essere viventi, dove spesso si dimentica anche il nostro prezioso pianeta. La forza ancestrale del Teatro risiede proprio nell’affermare la cultura come un bisogno primario, come l’acqua è un elemento fondamentale per la sopravvivenza, così lo è anche il teatro perché esso nutre l’anima e stimola l’intelletto. S.O.