La serata del 31 ottobre in Enrichetta è iniziata una festa, accolta in Colonia Enrichetta per scelta autonoma di Antonello Galimberti, amministratore di LibLab srl. Sull’argomento sono apparse informazioni distorte che stanno dando l’occasione per mettere in dubbio la concessione a LibLab, dopo tutte le resistenze e opacità che già avevano danneggiato la società nella sofferta vicenda della gara pubblica. È quindi urgente fare chiarezza.

L’evento privato e la gestione dell’impatto

Quello del 31 ottobre non aveva nulla di un raduno, rave o simili: si trattava di una festa privata per Halloween, senza spettacoli o performance, che non ha coinvolto numeri elevati di persone e dove si è badato a evitare comportamenti dannosi per la struttura e la zona.

È stato chiesto che il suono fosse udibile solo nelle immediate vicinanze della Colonia: e in effetti nella notte su Strada Chiappana non si sentivano rumori dall’Enrichetta, ma musica proveniente dalla vicina riva del Ticino (come peraltro accade quasi sempre nelle nottate festive, senza il minimo intervento pubblico o privato). È stato chiesto di evitare disagi alla circolazione su Strada Chiappana: non erano attese grandi folle, ma si voleva evitare traffico eccessivo in zona e promuovere il ricorso a parcheggi lontani dal bosco (salvo i due appositamente autorizzati e lo spiazzo antistante). Gli spazi e i dintorni sono stati controllati con frequenza per rimediare in fretta a eventuali gesti di incuria e intervenire con pulizia ragionevolmente tempestiva. Non a caso, non ci sono stati episodi di tensione, e tutta l’area è stata pulita in tempi rapidi: in parte durante l’evento, al 100% dopo la sua conclusione. Dai bordi della strada e dai parcheggi verso il fiume sono stati tolti anche molti rifiuti altrui, chiaramente rimasti a terra da parecchio tempo.

 Promozione trasversale

Fin dall’estate Colonia Enrichetta aveva entusiasmato diversi visitatori che vi avevano visto la possibilità di incontri e manifestazioni per giovani; l’impressione era stata raccolta personalmente da Antonello Galimberti, come opportunità di presentare a soggetti altrimenti irraggiungibili le caratteristiche uniche della Colonia e del Parco e le prospettive di crescita all’insegna della sostenibilità che essi rappresentano; questo non attraverso divulgazione e didattica tradizionale, ma partendo dalle passioni dei ragazzi (musica e ballo inclusi), da coinvolgere poi nelle possibilità di evoluzione sostenibile del luogo.

In questa prospettiva Antonello Galimberti si è impegnato direttamente con l’associazione di promozione sociale Libero Laboratorio di cui è presidente, aprendo un ponte tramite tesseramento dei ragazzi.

È entro questo quadro che LibLab srl ha concesso l’uso di alcuni spazi per festa privata, con le raccomandazioni già  elencate, comunque con piena responsabilità, e limitando l’ingresso a persone tesserate all’associazione sopra citata. Trattandosi di evento privato occasionale non ha provveduto a richieste e segnalazioni particolari alle autorità (a prescindere da qualunque malinteso, nessuno di LibLab srl ha mai sostenuto il contrario con alcun organo di stampa o autorità). Né ci sono stati servizi allestiti per l’occasione: le attività sono state condotte e promosse direttamente dagli intervenuti. Né ci sono stati danni materiali dentro il recinto della Colonia o nelle immediate vicinanze; quanto al resto del bosco, purtroppo la sporcizia e i danneggiamenti non sono una novità delle ultime 48 ore, e anzi l’occasione è stata utile (come accennato) per effettuare autonomamente alcuni interventi di pulizia.

 

Il programma di lavoro

Il programma generale di LibLab srl in Colonia Enrichetta per il pur breve periodo di concessione rimane quello di promuovere il valore – ambientale, turistico e formativo – della struttura, sia dando spazio alle realtà del territorio, sia comunicando con soggetti lontani. Per questo, dall’estate sono stati ospitati soggetti e percorsi direttamente legati ad attività sostenibili, dalla promozione delle filiere agroalimentari sostenibili della zona a progetti di integrazione sociale e housing temporaneo, dal trimestre di camp estivo alle collaborazioni per far riprendere la vocazione turistica del Ticino e del suo Parco (su www.coloniaenrichetta.it è stata raccontata qualcuna di queste attività). E sono stati anche accolti eventi occasionali che tra i partecipanti hanno generato interesse costante verso l’Enrichetta: questi ponti con realtà lontane dall’ambientalismo consapevole o dall’impegno sociale militante sono molto preziosi per diffondere la conoscenza del territorio e del luogo.

L’obiettivo è sempre stato e rimane quello di far rivivere l’Enrichetta, ridandole progressivamente il ruolo di spazio di formazione, aggregazione e condivisione per la promozione di pratiche sostenibili, coinvolgendo il maggior numero di bambini, ragazzi e adulti, in modo trasversale e aperto.

 Pericoli di strumentalizzazione

Le contestazioni sul presunto rave non fanno che alimentare le difficoltà nel proseguire un lavoro difficilissimo, ostacolato fin dall’inizio da vari interessi e rivalità, sempre con il rischio di strumentalizzazioni che liberino l’Amministrazione comunale da un progetto tanto innovativo quanto concreto e sincero.

Antonello Galimberti è preoccupato che la vicenda venga utilizzata per interrompere le attività di promozione della sostenibilità: basterebbe una sospensione anche temporanea dei progetti per pregiudicarne definitivamente molti. Dev’essere invece l’occasione per chiarimenti operativi utili a tutti per collaborare davvero, nel rispetto della tutela ambientale e del ruolo pubblico, con la massima apertura al territorio e trasversalità.

Quest’opera di chiarimento collaborativo (rumore, accessi, comunicazione, logistica ecc.) deve iniziare subito sia con il Comune, sia con il Parco del Ticino, sia con associazioni locali e sovralocali: cosa peraltro da sempre caldeggiata da LibLab srl e non di rado praticata, a volte con grandi successi, a volte con amare incomprensioni. Ma non devono assolutamente esserci immotivate interruzioni radicali del percorso: la loro unica giustificazione reale sarebbero interessi molto diversi da quelli dichiarati in superficie e dai disguidi presi a pretesto.

Della buona fede e della qualità del progetto generale in corso non si può infatti dubitare.

Nelle foto: immagini sullo stato della Colonia Enrichetta martedì pomeriggio, a poche ore dalla conclusione dell’iniziativa: in ordine!