CASSINETTA DI LUGAGNANO – Milena Bertani si è congratulata, Daniela Accinasio è stata felicissima della sua vittoria, Domenico Finiguerra non si è ancora fatto sentire, ma intanto Michele Bona, il neo sindaco di Cassinetta, non ha perso tempo: lunedì mattina, smaltita l’adrenalina e la tensione, era già nel suo ufficio comunale a controllare le prime priorità amministrative dopo i mesi di commissariamento. Tra lui della lista Per Cassinetta e Milena Bertani di Sfida per il futuro ci sono stati 180 voti di differenza: Bona ne ha avuti 551, Bertani 371. Non è stato un plebiscito come quello che aveva visto Finiguerra insediarsi per due mandati, ma l’elezione di Bona da vice sindaco della giunta Accinasio a Primo Cittadino con il 59,76% sarà sicuramente un mandato di continuità con quanto fatto dai suoi predecessori. “Sono contento che i cassinettesi abbiano scelto in maniera ancora una volta responsabile e ben consapevole la lista di persone che hanno fatto la storia di Cassinetta governando bene e dando così la possibilità di proseguire il lavoro iniziato anni fa, di rivoluzione e di rinascita confermando una lista che è il baluardo dell’ambientalismo sia sul territorio sia a carattere nazionale. Sono state premiate la politica di difesa territoriale e le persone che vogliono fare per il bene pubblico senza dover rendere conto a nessun partito, ma solo ai cittadini come invece era nella lista opposta nella quale era evidente il tentativo di occupare partiticamente il paese tentando di scardinare i virtuosismi non solo ambientali, ma anche della cosa pubblica”. E infatti va ricordato che buona parte della campagna elettorale si era giocata sul filo del turismo, della sostenibilità ambientale e soprattutto sul progetto ANAS con personalità contrapposte: con Bona le sue giovani “sentinelle civiche”, con Bertani candidati vicini ai partiti. Nella lista Per Cassinetta al secondo posto si è attestato Matteo Pinaroli (49 preferenze) mentre Ilaria Oggioni è arrivata terza con 14 voti. Il patron dell’Antica Osteria del Ponte, Ezio Santin, è stato il secondo eletto della lista Sfida per il futuro con 26 preferenze; subito dopo con 17 voti si è accodato Fabrizio Baroni. Ad Adolfo Lazzaroni, sostenitore dell’infrastruttura per Malpensa, sono andati 6 voti. Simona Borgatti
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