ABBIATEGRASSO – Venerdì 27 novembre 2015 – Presso la Fiera di Abbiategrasso, il sindaco Pierluigi Arrara, di fronte ai numerosi partecipanti, tra cui varie autorità, ha tenuto il discorso di benvenuto per l’inaugurazione della XVI edizione di “Abbiategusto”, fiera enogastronomica, che si ripete ogni anno e che riscuote sempre molto successo: “E’ l’evento più importante di Abbiategrasso, che fa parte delle Città slow, cioè quelle città che hanno aderito ad un manifesto per migliorare il pianeta. Abbiategusto è un evento che richiama al buon vivere e al buon cibo, che è il nostro petrolio ed una delle più grandi sfide del nostro tempo e l’Italia è la migliore in questo campo. Il nostro orizzonte deve riferirsi alla civiltà contadina e alla sacralità del cibo affinché si costruisca un rapporto di fiducia fra il consumatore e il produttore e Abbiategusto è un esempio di tale rapporto, partendo dal mercato di produttori presso la fiera, per estendersi al cuore pulsante della città, cioè il centro storico; in questo modo Abbiategrasso diventa capitale del gusto, una città da assaggiare, attraversare ed ammirare con calma, in modo slow, per riportarla in mezzo alla gente con proposte alla portata di tutti, attraverso il cibo, la qualità, la cultura e la bellezza, perché il benessere è un concetto più ampio dell’essere ed Abbiategusto è cultura, storia, tradizioni”. Il sindaco Arrara ha concluso ringraziando tutti coloro che hanno contribuito, tra cui gli Alpini e i commercianti. Ha preso la parola Valerio Lupini, rappresentante di Città slow e del Comune di Greve, produttore di vino, dicendo che “Città slow” è stata creata quattordici anni fa per sponsorizzare, non solo il cibo, ma anche il territorio e che è importante portare ovunque il messaggio del vivere bene, in un ambiente sempre migliore, per questo le Città slow sono apprezzate nel mondo; in particolare Abbiategrasso, come Città slow, è cresciuta in una maniera incredibile. Alcune Città slow presenti ad Abbiategusto sono: Guardiagreve, Orvieto, Greve in Chianti, Sangemini, Levanto, Castelnovo né Monti, Chiavenna, Acqualagna, Morimondo. Ha concluso sottolineando l’importanza di tali eventi perché consentono di portare in giro il nostro territorio. Massimo Garavaglia di Regione Lombardia ha mostrato apprezzamento per l’evento e ringraziando tutti, ha portato la vicinanza e il sostegno della Regione Lombardia, dicendo inoltre che “Abbiategusto non è una fiera, ma lo sviluppo di un tema”. Francesco Prina, deputato della Commissione Agricoltura, è intervenuto asserendo che il concetto di Città slow ha una presa notevole sulle nuove generazioni e sui cittadini attenti alla qualità della vita e, nelle città medie e piccole, i rapporti di vicinato producono una qualità maggiore, a causa della prossimità; una qualità che le metropoli non garantiscono. Ha posto l’accento sul fatto che bisogna rendersi conto della ricchezza del nostro territorio, avere l’orgoglio di ciò che il nostro territorio produce e dobbiamo percorrere la strada dello slow food per far mangiare tutti bene. Infine, l’eurodeputata Simona Bonafè si è riferita all’ottimo e recente risultato di Expo, dicendo che deve diventare un modello di sviluppo, che dobbiamo riflettere sulle nostre eccellenze e portare in alto il Made in Italy; infatti in Europa sono stati bocciati gli OGM e sono stati attivati i “semafori alimentari”, cioè si è detto no alla omologazione dei nostri prodotti, come per esempio l’olio toscano. Ha concluso dicendo che “il nostro cibo è richiesto in tutto il mondo e, se vogliamo che il nostro paese torni a crescere, dobbiamo valorizzare i nostri prodotti e la nostra agricoltura. L’invito è di continuare su questa strada, così avremo dei risultati”. Alla fine degli interventi, il sindaco Arrara ha tagliato il nastro per l’inaugurazione dell’evento “Abbiategusto” e, entrando in fiera, è apparso davanti agli occhi dei partecipanti un ambiente molto elegante, luminoso e raffinato, gli stand dei produttori molto curati con i prodotti del loro territorio in esposizione e le parole iniziali del sindaco hanno preso forma: cibo, qualità, cultura, storia, tradizioni, bellezza. E.D.A.
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