GAGGIANO – La sera di mercoledì 12 luglio, nella Biblioteca Comunale, si è tenuto l’ultimo atto della quinta edizione della rubrica letteraria “Dentro le storie”.
Questa volta il moderatore Mauro Cremon ha intervistato due esponenti del giornalismo di cronaca: Rosa Teruzzi, caporedattrice della trasmissione televisiva “Quarto grado”, e Paolo Maggioni, inviato di Rai News 24. Come gli ospiti delle puntate precedenti, anche loro erano lì per presentare i loro ultimi libri, precisamente dei romanzi.
Ci si aspetterebbe che una persona che si occupa di giornalismo si possa ispirare a fatti di cronaca nera per scrivere una storia romanzata, ma non è il caso ad esempio di Rosa Teruzzi, che ha affermato: “I miei sono libri di fantasia, non riportano nessun caso reale. Anzi, io detesto romanzi ispirati a storie vere, perché li reputo semplicemente poco rispettosi nei confronti di chi ha subito delle tragedie. Non riesco proprio a inventarmi dei pensieri da mettere nella testa di chi ha provato sulla propria pelle la perdita di un proprio caro solo per il fatto di costruirci una storia tutta mia”.
L’ultimo lavoro della Teruzzi, dal titolo “Il valzer dei traditori”, è infatti una storia tutta ideata dalla sua mente. Non c’è nulla di vero, se non il contesto dove si consumano le vicende, il quartiere milanese Giambellino in un’estate piovosa, quella del 2014. È in questa zona che la protagonista, Libera, è impegnata in due casi: da un lato il tentativo di incriminare un rapinatore, che potrebbe essere suo padre, e dall’altro le frequenti uscite serali della figlia. Un libro sicuramente avvincente fino all’ultima pagina. Dall’altra parte, anche Paolo Maggioni ambienta le sue storie a Milano. È un assiduo scrittore, in quanto per lui la letteratura e la sua professione vanno di pari passo.
Ha precisato, infatti: “Nei miei libri racconto ciò che va oltre il servizio giornalistico, che per via delle sue caratteristiche ha tempi sempre molto stringenti”. Negli ultimi anni si è occupato soprattutto della questione dei migranti, un problema che emerge nel suo ultimo libro, “La calda estate del commissario Casablanca”. Il romanzo nato dalla penna di Paolo Maggioni è ambientato nell’estate del 2016, in cui le alte temperature la facevano da padrone. La storia è ambientata tra la Stazione Centrale e il Gratosoglio, una zona spesse volte teatro di immigrazione e degrado.
A fare da sfondo una Milano un tempo inclusiva, ma che ora non incentiva più a restare a causa anche dei prezzi che salgono. È in questo contesto che opera Casablanca, un commissario che approfitta di un periodo di ferie per ricostruire il caso di un migrante fuggito da un centro di accoglienza, ma che muore su un tetto di un treno in viaggio verso la Svizzera. Trattasi apparentemente di un semplice incidente, dietro questo fatto si cela una storia di spaccio e violenza. Lo scopo finale dell’autore è restituire umanità in una realtà dove invece prevale tutt’altro. Paolo Borrelli
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