ABBIATEGRASSO – L’allarme è stato lanciato con fotografie sui social: diversi sacchi da cui spuntava materiale edile ma soprattutto con diverse lastre di eternit, quindi di amianto, friabile e molto pericoloso per la salute.L’amianto infatti è un composto di minerali, ha una consistenza fibrosa ed è cancerogeno, può provocare tumore al polmone e mesotelioma se vengono inalate le fibre. E’ vietato dal 1992, il suo basso costo e resistenza al degrado hanno favorito la sua commercializzazione sia per tessuti resistenti al fuoco sia come isolante termico e acustico nel settore edile. La pericolosità dell’amianto è dovuta alla possibile diffusione delle fibre nell’aria. Per questo è vietato rimuovere o smaltire da sé qualsiasi manufatto contenente amianto. Per legge, bisogna rivolgersi a ditte specializzate e autorizzate perché certo non basta la mascherina per proteggersi. Tanti i sacchi, fotografati abbandonati nelle campagne tra Castelletto e Caselle, quando è scattato l’allarme, l’assessorato all’Ambiente del Comune di Abbiategrasso e Amaga sono intervenuti con la Polizia Locale per delimitare l’area e predisporre l’opera di rimozione e bonifica. Non sarà facile individuare i responsabili, incivili che per risparmiare sullo smaltimento, costoso perché richiede particolari procedure in sicurezza, abbandonano materiale che sanno essere altamente pericoloso. Senza controlli puntuali e costanti per salvaguardare l’ambiente e la salute, chiunque incidentalmente può venire a contatto e inalare particelle di amianto, le cui fibre entrano in profondità nel polmone, creano infiammazione, danneggiano le cellule che degenerano e sviluppano un tumore al polmone o alla pleura. Un tumore che si può presentare anche molti anni dopo ma che ha origine magari da quella bella scampagnata, in una giornata di sole, con una sosta in un bel prato, nelle cui vicinanze qualcuno ha abbandonato dei rifiuti contenenti amianto. Un reato, un atto incivile che può anche uccidere. Pochi giorni dopo, il 19 febbraio, dall’allerta social è arrivato dall’amministrazione comunale il seguente comunicato: “Rimosso da Comune e Amaga l’amianto tra Castelletto e Caselle. Il Comune di Abbiategrasso, con il supporto di Amaga, ha provveduto alla rimozione dell’amianto abbandonato abusivamente alcuni giorni fa lungo la strada tra Castelletto e Caselle”. “La Polizia locale era intervenuta immediatamente per mettere in sicurezza il materiale potenzialmente pericoloso. – spiega l’assessore all’ecologia Massimo Olivares – In pochi giorni abbiamo poi provveduto alla rimozione completa. Nonostante le polemiche e le interrogazioni che sono seguite, l’intervento è stato eseguito rapidamente, lasciando passare solo i tempi tecnici per incaricare una ditta specializzata.Sicuramente l’abbandono abusivo resta un problema diffuso e non solo ad Abbiategrasso, ma in tutta la nostra zona – continua Olivares -, specialmente in strade provinciali o affiancate da fossi spesso la situazione è di forte degrado, e la maleducazione di qualcuno qualcuno viene pagata dalla comunità. Penso comunque che in questo caso non si possa recriminare nulla al Comune che è intervenuto in modo rapido ed efficiente”. Intanto arrivavano altre segnalazioni dal quartiere Ertos dove l’emergenza ambientale dura da anni, ricordiamo una diretta video dell’Eco, chiamati da abitanti del quartiere residenziale costretti a convivere con una discarica, in cui oltre a materiali pericolosi si aggirano grossi topi. Il gruppo Cambiamo Abbiategrasso ha presentato in merito al degrado cittadino, alcune interrogazioni che pubblichiamo a parte. E.G.
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