ABBIATEGRASSO – Venerdì pomeriggio l’Eco della Città ha ricevuto la visita di Zefi Leke, albanese d’origine, abbiatense da 28 anni, che ha comunicato la nascita dell’associazione culturale “Albanesi in Bià”. Si è così presentato: “Sono di origine albanese, ho sposato un’italiana, lavoro per il Comune di Abbiategrasso e faccio parte della Protezione Civile, la comunità albanese ad Abbiategrasso conta 563 persone che sommati a quanti hanno ottenuto la cittadinanza italiana arrivano a un migliaio”. Perché avete deciso di costituire un’associazione? “Non essendoci più la Consulta Stranieri, abbiamo sentito l’esigenza di promuovere la cultura albanese e viceversa far conoscere meglio agli albanesi gli italiani per favorire l’integrazione perché conoscere una civiltà diversa migliora la conoscenza”. Quali differenze percepite tra la cultura albanese e quella italiana? “Direi che in realtà sono simili. L’Albania era formata da varie etnie e tribù e un popolo ‘misto’ è più tollerante verso la diversità”. Che progetti ha l’associazione in Abbiategrasso? “E’ un’associazione No profit, un nostro progetto per esempio, è di dare l’opportunità ai bambini albanesi che vivono qui, offrendo loro corsi extrascolastici per imparare la lingua, la storia, la cultura albanese per non perdere le nostre radici”. L’associazione ha una sede? “L’abbiamo chiesta al Comune ma per ora il punto di riferimento è casa mia. Per presentare l’associazione, a fine novembre, avevamo organizzato un corteo dal Castello visconteo all’Annunciata , una sfilata con i nostri costumi tradizionali ma l’iniziativa è stata sospesa quando il 26 novembre, nella notte, un grave terremoto ha colpito l’Albania, provocando 51 vittime e molti feriti. Abbiamo rimandato il momento di festa e iniziato una raccolta fondi pro terremotati a cui hanno partecipato anche amici italiani che ringraziamo. Stiamo individuando il referente a cui inviare quanto raccolto”. E.G.
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