ABBIATEGRASSO – Il Consiglio comunale ha approvato, votando all’unanimità e con un lungo applauso, la proposta del Pd di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Durante la presentazione della mozione è stato ricordato che “il Presidente Mattarella l’ha nominata Senatore a vita per meriti sociali, è inaudito che a seguito di diverse minacce incitanti all’odio razziale, ricevute sui social, il 6 novembre si sia dovuto assegnare la scorta a una deportata nel ’44, partita dal binario 21 con il n. 75190 tatuato sul braccio. Dei 736 minori deportati ad Auschwitz, Segre è tra i 25 sopravvissuti . Il Comune da anni sostiene il progetto Per non Dimenticare, il progetto che permette agli studenti di partecipare al pellegrinaggio nei campi di sterminio. Si chiede al Comune di Abbiategrasso di avviare l’iter per conferirle la cittadinanza onoraria”. Il sindaco Nai ha preso la parola: “Questa proposta mi fa piacere che sia stata sottoscritta da tutti, è un atto importante che onora tutta la città”. Il cons. Lovati (Nai sindaco): “Un’onorificenza importante che deve andare oltre. Liliana Segre ha dato prova di grande equilibrio e di valori democratici prendendo le distanze da chiunque vuole utilizzarla per osteggiare gli avversari politici…Le fa piacere la cittadinanza onoraria ma ne farebbe a meno perché sta diventando un caso politico”. Subito dopo Cameroni (Pd) riprendendo le parole di Lovati: “La grandezza della persona sta nel suo equilibrio e mi piacerebbe che si andasse oltre. Vorrei che si rendesse merito a una persona che dopo aver vissuto un dramma, l’ha tirato fuori e ha fatto testimonianza toccando la coscienza dei giovani. La Segre ha dimostrato di non volersi far strumentalizzare, se votiamo tutti faremo un gesto che va oltre”. E il voto è stato unanime. Ma non condiviso in realtà da tutti, è arrivato infatti un comunicato dal Circolo di Fratelli d’Italia di Abbiategrasso che denuncia la volgare strumentalizzazione della Sen. Segre attuata, per meri fini politici, dal PD e avvallata dalla maggioranza. Dice il comunicato: “È passata, con voto unanime di maggioranza e opposizione, la mozione, presentata dal gruppo Pd di Abbiategrasso, che chiedeva la concessione della cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre. Questa onorificenza, che dovrebbe essere concessa a personaggi di merito che hanno dato lustro alla città con il loro operato, viene data per calcolo opportunistico di una fazione politica che, sardine a parte, non sa veramente più che pesci prendere. Se poco ci stupisce la bassezza e l’inconsistenza delle tattiche di un partito come il Pd, restiamo invece basiti davanti al comportamento mostrato dai consiglieri di maggioranza dai quali ci aspettavamo maggiore lucidità e concretezza. Come già accaduto, la maggioranza si piega d’innanzi alle scelte imposte dal politicamente corretto e dal pensiero unico, mostrando un complesso di inferiorità immotivato nei confronti della presunta supremazia morale della sinistra. La stessa Senatrice Segre, che non difetta della lucidità e della concretezza di cui è priva la compagine di maggioranza, avrebbe evitato di concedere onorificenze senza pensarci, solo per convenienza politica di un partito ormai ‘alla canna del gas’. In un’intervista del 22 novembre infatti è stata proprio lei a ribadire la sua solidarietà a Meloni e Salvini e ai relativi partiti, vittime di una sinistra che la strumentalizza agitando spettri, pesci di cartone e proferendo parole d’odio solo per mascherate l’assenza di proposte e i propri fallimenti politici. Il Circolo di Fratelli d’Italia di Abbiategrasso denuncia quindi la volgare strumentalizzazione della Sen. Segre attuata, per meri fini politici, dal Pd e avvallata dalla maggioranza. Per queste ragioni, pur ribadendo il rispetto per la storia personale e per le sofferenze vissute dalla Senatrice a vita, esprimiamo convinti il nostro dissenso alla concessione della cittadinanza onoraria”. Ricordiamo che dopo la nomina a senatrice a vita, il quotidiano “La Repubblica” aveva riportato la notizia di 200 messaggi al giorno di insulti e minacce che Liliana Segre avrebbe ricevuto sui social, creando un allarme che ha portato all’assegnazione della scorta. Ma il giornalista di un’altra testata aveva scoperto pochi giorni dopo che non si trattava di 200 insulti al giorno ma era stato utilizzato il rapporto dell’Osservatorio antisemita che riportava il dato di 197 episodi di antisemitismo nel 2018, 197 in un anno e non 200 al giorno. Nel mirino degli “odiatori” ci sono diversi personaggi pubblici, di diversa appartenenza politica, ora anche Liliana Segre che non ha gradito il tanto clamore che ha ottenuto l’effetto contrario, rendendola bersaglio di idioti ignoranti e strumentalizzata da chi si dice amico. Vivere sotto scorta tra l’altro le toglie parte di quella libertà che fortunatamente, essendo sopravvissuta alla terribile esperienza, ha potuto riavere e per cui ha continuato a testimoniare perché, la libertà, venga assicurata a tutti noi. E.G.
Nessun commento